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Sostenibilità sociale e ambientale

Il cuore del futuro sostenibile è l’agricoltura familiare

L'editoriale del Direttore generale del Food and Agriculture Organization of the United Nations, José Graziano da Silva, introduce la Giornata mondiale dell'alimentazione

di José Graziano da Silva

La lotta contro la fame procede in tutto il mondo, ma, con 805 milioni di persone che continuano a non avere abbastanza da mangiare, molto resta ancora da fare.

Sessantatré paesi in via di sviluppo hanno già conseguito l’Obiettivo di sviluppo del Millennio di dimezzare entro il 2015 la percentuale di sottonutrizione cronica. Le loro storie ci dicono che per vincere la guerra contro la fame abbiamo bisogno di impegno politico, di un approccio olistico, di partecipazione sociale e dell’agricoltura familiare.

In tutto il mondo, gli agricoltori familiari hanno un fondamentale ruolo socioeconomico, ambientale e culturale che, fra mille sfide, deve essere rispettato e rafforzato con l’innovazione.
Riconoscendo questo, le Nazioni Unite hanno designato il 2014 Anno internazionale dell’agricoltura familiare. Anche il tema della Giornata mondiale dell’alimentazione di quest’anno celebra il contributo dato dall’agricoltura familiare alla sicurezza alimentare e allo sviluppo sostenibile: nutrire il mondo e preservare il pianeta.

I fatti presentati nel rapporto annuale sullo Stato dell’alimentazione e dell’agricoltura (SOFA) giustificano ampiamente l’attenzione rivolta all’agricoltura familiare.

Circa 500 dei 570 milioni di aziende agricole di tutto il mondo sono a conduzione familiare. Si tratta dei custodi principali delle nostre risorse naturali. A livello settoriale, costituiscono il più grande datore di lavoro al mondo, forniscono oltre l’80% del cibo mondiale in termini di valore, sono spesso i principali produttori di alimenti freschi e prosperano nella produzione casearia, avicola e suinicola.

Eppure, molti agricoltori familiari, soprattutto nella produzione di sussistenza, fanno parte di quel 70% di popolazione mondiale insicura dal punto di vista alimentare che vive nelle aree rurali. Questo significa che gli agricoltori familiari hanno ancora, con il giusto sostegno, un grande potenziale da esprimere. Il rapporto SOFA indica le sfide che il settore deve affrontare e il modo in cui lavorare insieme per vincerle.
Negli ultimi decenni è profondamente cambiato il modo di produrre, commercializzare e consumare il cibo.

Nel frattempo, la produttività agricola è nettamente aumentata, anche grazie al progresso scientifico e tecnologico. Una popolazione mondiale in crescita e sempre più urbanizzata sta facendo affidamento sul cibo prodotto da una percentuale di agricoltori molto ridotta rispetto a quella del periodo successivo alla Seconda guerra mondiale. Il mercato dell’agricoltura e dei prodotti alimentari si è globalizzato. I regimi alimentari della maggior parte delle persone al mondo si basano solo su quattro prodotti di base.

L’agricoltura familiare e il sostegno che riceve devono adattarsi in modo da poter far fronte a questi cambiamenti. L’innovazione è fondamentale per conseguire questo obiettivo: gli agricoltori familiari devono innovare nei sistemi che utilizzano; i governi devono innovare nelle politiche specifiche che attuano a sostegno dell’agricoltura familiare; le organizzazioni dei produttori devono innovare per rispondere meglio alle esigenze degli agricoltori familiari; e gli enti di divulgazione e ricerca devono innovare, passando da un processo guidato dalla ricerca, principalmente basato sul trasferimento tecnologico, a un approccio che favorisca e premi l’innovazione da parte degli stessi agricoltori familiari.

Inoltre, in tutte le sue forme, l’innovazione deve essere inclusiva e coinvolgere gli agricoltori familiari nelle fasi di elaborazione, condivisione e utilizzo della conoscenza, affinché essi siano padroni del processo, assumano sia i benefici che i rischi e garantiscano che sia veramente adeguata alle realtà locali.

Ovviamente, gli agricoltori familiari devono produrre abbastanza cibo non solo per il loro fabbisogno, ma anche per chi, nelle aree rurali, non è coinvolto nelle attività agricole o per gli abitanti delle città. Inoltre, devono generare reddito, ossia denaro per comprare mezzi tecnici come semi e fertilizzanti, ma anche per garantire una vita dignitosa, che comprenda il pagamento dell'istruzione per i figli e altre esigenze .
Il rafforzamento degli agricoltori familiari porta a una situazione due volte vincente: l’aumento del cibo disponibile a livello locale si traduce in una maggiore sicurezza alimentare e nella possibilità di produrre e comprare cibo per e nei mercati locali. A sua volta, questo significa alimenti più freschi e più sani: rispettare la cultura locale, valorizzare il cibo locale, contribuire a una nutrizione migliore e a generare un maggiore flusso di denaro nelle economie locali, aiutandole a prosperare. L'elenco di vantaggi potenziali non si ferma qui e include, per esempio, la possibilità di collegare la produzione locale alla refezione scolastica, nonché l’opportunità di stimolare le industrie che possono sostenere una produzione fiorente.

Questi sforzi portano a uno sviluppo rurale territoriale sostenibile, qualcosa in cui tutti – agricoltori, comunità e governi – dovrebbero investire. Se uniamo il sostegno produttivo alla protezione sociale e ad altre forme di sostegno pubblico, come un migliore accesso a scuole e strutture sanitarie, possiamo creare un ciclo di sviluppo sostenibile veramente virtuoso.

Nell’impegno congiunto di promuovere una crescita economica socialmente inclusiva e sostenibile sotto il profilo ambientale, donne e giovano meritano un’attenzione speciale. Le donne svolgono un ruolo fondamentale, benché non ancora debitamente riconosciuto, in tutto il sistema alimentare: dalla produzione e commercializzazione del cibo fino ad assicurare una nutrizione adeguata alle famiglie. Al tempo stesso, dobbiamo fermare l’esodo dei giovani dalle aree rurali, spesso obbligati a cercare altrove una vita migliore. Dobbiamo creare le condizioni che inducano i giovani a considerare le aree rurali come un futuro di opportunità; ciò include programmi di formazione che permettano loro di mettere a frutto il loro potenziale imprenditoriale.

Nell’avvicinarci rapidamente alla scadenza degli Obiettivi di sviluppo del Millennio, stiamo anche lavorando insieme per costruire il futuro sostenibile e senza fame che desideriamo. In questo sforzo, gli agricoltori familiari sono figure centrali.
 


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