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Economia & Impresa sociale 

Eurozona al palo, Italia ultima nel G20

A lanciare l'allarme è l'Ocse col suo Economic Outlook G20. Il segretario generale dell'Organizzazione Angel Gurría spezza una lancia in favore del premier Renzi: «riforme coraggiose sul mercato del lavoro»

di Redazione

Nel biennio 2015-2016 la crescita del Pil dell'Italia sarà la più bassa del G20, attestandosi a +0,2% il prossimo anno e +1% nel 2016. È quanto emerge dall'Economic Outlook G20 dell'Ocse.

Anche la Russia, che il prossimo anno dovrebbe vedere una crescita zero del suo Pil, nel 2016 dovrebbe mettere a segno un netto rimbalzo al +2,0%. In cima alla classifica la Cina con +7,1% nel 2015 e +6,9% l'anno seguente. La ripresa dell'economia globale resta ancora bassa ma potrebbe accelerare gradualmente se i paesi attueranno politiche favorevoli alla crescita: tuttavia l'Eurozona e' a rischio stagnazione.

Per il segretario generale dell'Organizzazione Angel Gurría la situazione dell'area dell'euro «suggerisce maggiori interventi di stimolo macroeconomico» mentre quei paesi – come la Germania – «che hanno spazio fiscale dovrebbero rallentare il consolidamento fiscale per puntare maggiormente sugli investimenti». E sull'Italia il numero Uno dell'organizzazione spezza una lancia in favore del premier Renzi: «riforme coraggiose sul mercato del lavoro».


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