Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Attivismo civico & Terzo settore

L’identikit del donatore on line

Over 35, uomo, un figlio, di cultura medio alta. I dati della ricerca di Contact Lab: sono il 21% del totale degli utenti internet del Paese, pari a 5,6 milioni di utenti internet che hanno dichiarato di aver fatto una donazione online nell'ultimo anno

di Redazione

Il donatore online è per lo più un uomo, ha un’età superiore ai 35 anni, una famiglia con un figlio e possiede un diploma di scuola superiore: sono i risultati di un approfondimento condotto da ContactLab ed estratto dal suo European Digital Behaviour Study 2014, l’indagine rappresentativa dei comportamenti digitali degli utenti internet in Italia e nei principali Paesi europei (UK, Francia, Germania e Spagna) divenuta ormai un appuntamento annuale ricorrente. Il progetto di ricerca ha coinvolto quest’anno quasi 25.000 utenti Internet tra quelli intervistati nella fase campionaria e quelli raggiunti grazie all’adesione all’indagine di oltre 25 merchant, che hanno veicolato il questionario dell’indagine alla propria customer base.

L’approfondimento si focalizza sull’Italia e prende in esame il profilo e i comportamenti degli utenti internet italiani tra i 16 e i 65 anni che hanno dichiarato di aver fatto una donazione online negli ultimi 12 mesi: sono il 21% del totale degli utenti internet del Paese, pari a 5,6 milioni di utenti internet che hanno dichiarato di aver fatto una donazione online.

Il profilo del donatore online è lievemente più anziano rispetto alla media degli utenti Internet italiani, ha un livello di istruzione più elevato (il 39% ha una laurea o un titolo più alto); sono soprattutto gli uomini a dichiarare di aver fatto una donazione online nell’ultimo anno, solo il 28% dei donatori infatti è donna.

“Questi numeri dimostrano che qualcosa si sta muovendo e l’esposizione ai canali online e il consolidamento delle abitudini digitali presso gli utenti che regolarmente si collegano ad internet inizia ad avere un impatto anche sul settore non profit. Naturalmente c’è ancora tanto da fare e, senza dubbio, la situazione può e deve ancora migliorare – spiega Massimo Fubini, AD di ContactLab . La sfida per tutte le non profit è come sempre legata tanto al mantenimento di una relazione con chi ha già scelto di sostenere una causa con una donazione regolare, quanto alla ricerca di nuovi donatori pronti a dare il proprio contributo nel tempo. Dal nostro punto di vista non posso che ribadire con convinzione che oggi il mondo digitale offre opportunità straordinarie per promuovere la solidarietà. Il nostro impegno nei confronti del terzo settore è quello di accompagnare sempre di più le associazioni nella definizione di una strategia di contatto efficace e cross-canale che venga costantemente ottimizzata sulla base dei risultati ottenuti”.

I donatori online sono utenti evoluti e lo dimostrano anche nei loro comportamenti digitali quotidiani: ad esempio il 64% di loro fa shopping online spendendo circa il 30% in più rispetto alla media degli online shopper italiani. Sono anche utilizzatori più massivi di internet in mobilità e in generale uno su sei si connette indifferentemente da pc, smartphone o tablet a seconda della convenienza.

I donatori online sono utenti molto “social”: tre su quattro interagiscono coi brand sui social network. Tra tutte le modalità di contatto a disposizione dei brand (email, pagine social, chat e push notification), questi utenti ritengono però l’email la più efficace (73%) di tutte. Un dato confermato anche dal rapporto con le newsletter: amano infatti ricevere nella propria casella di posta elettronica comunicazioni relative agli argomenti di loro interesse. Se interrogati sul numero medio di newsletter a cui sono regolarmente iscritti, questi utenti ne ricordano sette. Uno su quattro (23%), , in particolare dichiara di essere iscritto a newsletter di organizzazioni non profit, tramite le quali si informa sulle cause che più gli stanno a cuore

“Sono i dati a confermare ancora una volta che l’email resta un mezzo di contatto privilegiato e il canale ideale per la costruzione del customer engagement. – prosegue Fubini – Anche nel non profit, così come in ogni settore, la costruzione di un piano di contatto e di ingaggio efficace deve oggi necessariamente passare attraverso l’integrazione dei diversi canali, per offrire all’utente un’esperienza coerente e massimizzare i risultati lungo tutti i touch point”.

Proprio per approfondire il ruolo strategico del digitale per il customer engagement nel non profit e per osservare da vicino i risultati dell’utilizzo dell’email all’interno di una strategia integrata e cross-canale, ContactLab ha coinvolto all’interno di SEND, un’intera giornata di formazione gratuita che si terrà il 19 novembre due voci di assoluto rilievo nel settore: interverranno infatti nel corso dell’evento Niccolò Contucci, Direttore Generale di AIRC e Andrea Pinchera, Communication & Fundraising Director di Greenpeace Italia


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA