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Sostenibilità sociale e ambientale

Eternit, Wwf: Richiesta di annullamento condanna è pericolosa

L'associazione a tutela di animali e ambiente: "La richiesta del procuratore di assoluzione per l'unico imputato è un cavallo di troia che mette a rischio i processi per disastro ambientale"

di Redazione

"Un pericolosissimo  cavallo di Troia che rischia di inficiare tutti i prossimi processi che si faranno in Italia per disastro ambientale e di vanificare decenni di sforzi compiuti nella legislazione ambientale per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini". Il Wwf, presente in aula al processo Eternit come parte civile fin dal dicembre 2009, data di inizio, giudica così la richiesta avanzata oggi dal Procuratore Generale della Cassazione che si è pronunciato sulle morti provocate dalle fibre di amianto nell’ambito del processo  contro il gigante multinazionale. Il Procuratore ha infatti chiesto di chiudere con un annullamento senza rinvio la condanna inflitta all'unico imputato rimasto perchè il reato di disastro ambientale doloso si è prescritto e inoltre ha dichiarato che  “le morti provocate dalla fibre di amianto non rientrerebbero nel concetto di disastro”.
 
Per il Wwf "è assurdo  far passare questi concetti visto il disastro ambientale e sanitario, i danni ambientali e le sofferenze umane  inenarrabili  in un’area molto vasta che ha interessato  Casale Monferrato e 48 comuni limitrofi con  oltre 2000 vittime accertate dall’esposizione all’amianto  ed un indeterminato numero di lavoratori e popolazione colpita". La richiesta "è ancora più grave dato che gli ‘effetti della condotta’ di quell’azienda devono ancora venire essendo l’amianto un killer silenzioso 'a lunga gittata',  come è stato ben spiegato sia nel processo di primo grado che in Corte di Appello".
 
"Ci affidiamo ancora una volta  alla Magistratura perché faccia  giustizia e non si limiti ad applicare asetticamente  il “diritto”   e chiediamo al Parlamento  e Governo che modifichino le leggi sui reati ambientali  approvando finalmente la riforma del codice  penale  sui “Delitti  ambientali “ (proprio oggi in discussione alla Commissione Giustizia  del Senato) ed avviino un serio piano di  bonifiche delle aree contaminate  dall’amianto con gli adeguati finanziamenti", continua il Wwf, ricordando che "si tratta del  più grande processo in tema di sicurezza del lavoro e di inquinamento ambientale provocato da amianto mai celebrato in Europa".


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