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Le 10 città in cui si vive meglio

Pubblicato uno studio dettagliato sulle città in cui si vive meglio, riuscendo a raggiungere un equilibrio tra produttività economica, sicurezza e qualità della vita. L’Europa si guadagna il primato con 7 città su 10. L’Italia però rimane assente

di Ottavia Spaggiari

Quali sono le città del mondo in cui si vive meglio? La ricerca Global Liveable Cities Index, ha studiato 64 città in tutto il mondo, cercando di capire quali siano i luoghi che mettono il cittadino davvero al centro, garantendogli un’alta qualità della vita. Tra i fattori presi in considerazione, l’equilibrio tra lavoro e vita privata, la sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e la capacità delle pubbliche amministrazioni di avere una visione globale, agendo però a livello locale.  Pubblicato nel World Review of Science, Technology and Sustainable Development, e frutto di una collaborazione tra la National University of Singapore, la University of California, Davis, e la Curtin University di Bentley, in  Australia, il Global Liveable Cities Index, è stato sviluppato inoltre, tenendo in considerazione variabili diverse, tra cui anche la competitività economica, la sicurezza e la stabilità, le condizioni socioculturali, la sostenibilità e l’amministrazione pubblica

A farla da padrone, raggiungendo il compromesso, apparentemente più conveniente, tra produttività economica e buon vivere, è l’Europa (principalmente quella del nord): ben sette della città in cui si vive meglio sono infatti nel nostro continente.

Il primato assoluto se lo è aggiudicato la Svizzera, con Ginevra e Zurigo al primo e secondo posto, seguite da Singapore, Copenhagen, Helsinki, Lussemburgo, Stoccolma, Berlino, Hong Kong e Auckland. Tra le prime dieci, nessuna città italiana e tra i grandi assenti, anche gli Stati Uniti, che entrano in classifica però tra i primi venti, con New York al diciassettesimo posto, seguita da Tokyo, al diciottesimo e, pochi punti più in basso, da Londra, al ventiduesimo posto.

Tra le grandi città in cui la vita è invece più difficile, Mosca, al numero 62 e Giacarta, ultima della lista, al sessantaquattresimo posto.

I ricercatori delle tre università che hanno curato lo studio però, hanno precisato che si tratta di un work in progress e di una classifica soggetta a cambiamenti che potrebbero essere molto rapidi. In particolare le reti dei trasporti pubblici implementate dalle grandi città in Asia (e soprattutto in Cina), insieme allo sviluppo di politiche volte alla sostenibilità ambientale, adottate dagli stessi Paesi, in futuro, potrebbero contribuire ad una presenza asiatica più massiccia, raggiungendo anche le posizioni più alte della lista.

Il lavoro del team di ricerca inoltre non è finito, al momento gli stessi ricercatori che hanno curato il Global Liveable Cities Index, stanno studiando 200 città, tra cui 100 provenienti dalla Cina, 30 dal Sud Est Asiatico, 20 dal Medio Oriente e 50 provenienti invece da Europa, Australia, Nuova Zelanda, Nord e Sud America.

 


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