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Telefono Azzurro: «L’informazione non leda i diritti dei bambini»

L'associazione ha lanciato, in vista dei funerali del bimbo di Santa Croce Camerina, un appello a tutti i direttori di testate, ai giornalisti e ai fotografi: «si evitino strumentalizzazioni»

di Redazione

Si parla in queste ore del funerale del piccolo Loris Stival, che vedrà il coinvolgimento dell’intera cittadina di Santa Croce Camerina. Telefono Azzurro, da giorni presente nella comunità accanto alle famiglie, agli insegnanti, agli adolescenti e ai bambini, ci sarà anche domani, offrendo supporto e aiuto durante un momento delicato e dal profondo carico emotivo soprattutto per i più piccoli. Se è vero, infatti, che la partecipazione a questo rito può aiutare i più giovani a comprendere e ad elaborare il lutto, essa può essere molto dolorosa, in particolare se la morte ha riguardato un coetaneo. Poiché i funerali saranno oggetto di grande attenzione mediatica e vedranno la presenza di molti bambini, Telefono Azzurro lancia il proprio appello a tutti i direttori di testate (cartacee, online e tv), ai giornalisti e ai fotografi che saranno presenti a Santa Croce Camerina, affinché il diritto all’informazione non leda in alcun modo i diritti dei bambini, secondo quanto recita la Carta di Treviso, firmata dall' Ordine dei giornalisti, dalla Federazione nazionale della stampa italiana e da Telefono Azzurro proprio per disciplinare i rapporti tra informazione e infanzia.

«Saranno tanti domani i bambini che parteciperanno alle esequie del piccolo Loris, testimoniando non solo l’affetto nei confronti del bambino, ma anche l’attenzione e l’intima partecipazione rispetto a un dramma che, come raccontato proprio dai più piccoli agli operatori di Telefono Azzurro intervenuti più volte nell’istituto “Falcone Borsellino”, li ha profondamente scossi e interrogati. Nessuno trasformi questa testimonianza in spettacolarizzazione, che nulla aggiunge alla notizia e che anzi rischia di turbare ancor più i bambini della comunità. È bene ricordare che l’immagine dei bambini va protetta da ogni strumentalizzazione, è anzi indispensabile avere il consenso dei genitori per ogni intervista dal vivo o registrata. È prioritario che i bambini siano protetti da informazioni e messaggi multimediali dannosi al suo benessere psico-fisico, esattamente come sancisce la Carta di Treviso» spiega il prof. Ernesto Caffo, Ordinario di Neuropsichiatria infantile presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e Presidente di SOS Il Telefono Azzurro Onlus.

La dott.ssa Barbara Forresi, psicologa di Telefono Azzurro, ha sottolineato «sarebbe importante che i genitori offrissero ai bambini la possibilità di scegliere se partecipare o meno ai funerali di Lorys: dovrebbero essere incoraggiati ma mai forzati a prendervi parte. Laddove il bambino preferisca non prendere parte alla funzione, è giusto offrire loro soluzioni alternative. È importante, inoltre, spiegare bene cosa avverrà durante la celebrazione e cosa aspettarsi, ad esempio che gli adulti potrebbero essere molto tristi e piangere. E’ giusto dare al bambino la possibilità di scegliere vicino a chi sedersi, facendo attenzione che questa persona possa prestargli attenzione in modo appropriato e che possa, eventualmente,allontanarsi con lui dalla funzione, anche temporaneamente, laddove fosse emotivamente molto provato».

«Durante le giornate insieme ai bambini della scuola di Santa Croce Camerina», aggiunge Viviana Beninati, tra le psicologhe di Telefono Azzurro impegnate nel supporto di bambini, genitori, insegnanti della comunità del ragusano – abbiamo sollecitato i bambini a esprimere riflessioni, pensieri, frasi dedicate a Loris. Una forma di saluto al compagno che non c’è più, che qualche adulto potrebbe leggere durante i funerali».
 


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