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Casa, ascolto e prevenzione per giovani donne al Sud

Nato nel 2011 il Progetto Ampliarete di Acisjf con il sostegno di Fondazione Con il Sud ha prodotto tre realtà a Reggio Calabria, Messina e Cagliari. Queste, dopo l'identificazione dei bisogni, ora avviano progetti di aiuto a soggetti fragili

di Redazione

Casa, ascolto, prevenzione e tutto questo virato al rosa. Sono questi i tre percorsi che sono emersi dal progetto Ampliarete, durato 18 mesi in Calabria, Sicilia e Sardegna e che aveva l’obiettivo di ampliare e rafforzare la rete dell’Acisjf (Associazione cattolica internazionale al servizio della giovane). A sostenere il progetto Ampliarete Fondazione Con il Sud.
Dopo la prima fase che ha visto aprire una serie di spazi di discussione, workshop e laboratori che avevano l’obiettivo di identificare i problemi emergenti delle giovani donni delle tre regioni meridionali ora si sta per passare all’azione. In pratica è emersa la necessità di una soluzione abitativa per rafforzare l’autonomia dei soggetti fragili, di uno sportello d’ascolto per giovani mamme, soluzioni alternative al carcere per le donne detenute con bambini e una vera prevenzione dei disagi tra le giovani delle periferie che crescono seguendo modelli sbagliati.

Ora per offrire un contributo a risolvere alcuni problemi delle donne a metà gennaio, rinasce l’Acisjf Reggio Calabria e nasce l’Acisjf Messina e l’Acisjf Cagliari.
Anche se l’associazione rinasce ufficialmente il 16 gennaio a Reggio Calabria, da fine dicembre 2014 è già pronto a partire il primo servizio, l’Help Desk Stazione, uno sportello d’ascolto e accoglienza nella stazione di Reggio, realizzato in rete con una serie di associazioni, di cui è capofila la Caritas, e a cui l’Acisjf ha potuto portare l’esperienza di un’associazione che da anni si impegna in questo servizio. A Reggio Calabria l’Acisjf sta lavorando alla realizzazione di co-housing intergenerazionale con anziani attivi in grado di rafforzare l’autonomia di soggetti fragili, come donne in uscita da case di accoglienza e gruppi appartamento, donne con minori, migranti in arrivo o temporaneamente senza lavoro, donne con disabilità leggera in uscita dalla famiglia, o cob debolezza psichiatrica stabilizzata.
Il grande progetto a cui l’Acisjf di Reggio Calabria sta lavorando è un vero e proprio condominio solidale, in grado di fornire non solo un tetto ma tutta una serie di servizi, e che sia anche in grado di autosostenersi.

L’Acisjf Cagliari nascerà ufficialmente il 16 gennaio. Al momento è allo studio l’apertura di uno sportello d’ascolto per giovani mamme che vada a integrare i servizi offerti dai servizi sociali e dalle Asl e supportare le istituzioni fornendo la possibilità di rivolgersi a psicologi, ostetrici e altre figure che possano indirizzare le persone in difficoltà verso una soluzione o verso strutture adeguate al soddisfacimento del loro bisogno. L’associazione sarda sta pensando anche alle donne, con bambini sotto i tre anni, che si trovano in carcere, con l’idea di trovare una soluzione per offrire a queste donne la possibilità di trascorrere il periodo di detenzione invece che in carcere in un domicilio più consono a madri e figli.

In Sicilia l’Acisjf nascerà sabato 17 gennaio a Messina per occuparsi in particolare delle giovani delle periferie, che vivono in ambienti degradati, con poche opportunità di sviluppo. Punto forte del progetto è quello di lavorare soprattutto  sulla prevenzione, partendo da adolescenti e giovani che provengono da famiglie multiproblematiche, cercando di sostenerle con percorsi educativi diversi in modo da favorire lo sviluppo di una loro autonomia rispetto a quelli che sono i vincoli familiari. Un altro aspetto su cui lavorerà l’associazione di Messina sarà l’aiuto delle minori che, al raggiungimento della maggiore età, escono dai circuiti di protezione dedicati e si ritrovano da soli, senza una famiglia alle spalle né un’adeguata formazione professionale o un adeguato titolo di studio per trovare una strada nel mondo del lavoro.


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