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Servizio civile, nel 2015 partiranno 47mila giovani

E' la somma dei posti a disposizione con il bando ordinario, Garanzia giovani, il bando speciale per ciechi e invalidi e quello autofinanziato dagli enti, i corpi civili di pace e altri protocolli d'intesa tra cui i progetti legati a Expo 2015. Parla il sottosegretario Luigi Bobba

di Vittorio Sammarco

Saranno 47.326 i giovani che nel corso del 2015 potranno svolgere un anno di servizio civile nazionale. Questo è il dato principale emerso durante la conferenza stampa tenuta oggi a a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Luigi Bobba, il professore Alessandro Rosina, ordinario di demografia e statistica sociale dell’Università Cattolica di Milano e Calogero Mauceri, capo Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, nel ruolo di moderatore. “Un passo importante per raggiungere l’obiettivo fissato dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di consentire, entro il 2017, a 100mila giovani di poter vivere un’esperienza di servizio civile nazionale”, sottolineano dal Dipartimento della Gioventù.

Il numero complessivo è calcolato a partire dai diversi bandi che saranno emanati nel corso del 2015 (in coda la tabella). Tra questi, il bando ordinario di servizio civile nazionale che verrà pubblicato nel mese di marzo e coinvolgerà 34.386 ragazzi, di cui 684 in progetti all’estero, il bando speciale per la presentazione dei progetti per gli invalidi e ciechi che sarà emanato entro la fine di gennaio e interesserà successivamente 954 volontari, Garanzia Giovani (le prime partenze, relative al bando che ha coinvolto 5.504 volontari, sono previste entro marzo ed è in preparazione un altro bando per la presentazione di progetti, che interesseranno oltre 2016 volontari nelle regioni della Campania, Lazio, Puglia, Sardegna, Umbria e Molise), i protocolli di intesa con Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Ministero dell’ambiente, Ministero dell’interno, dell’Autorità nazionale anticorruzione e con l’expo 2015 che permetterà a 2.662 volontari di essere avviati a una esperienza di SCN, partito a gennaio il primo contingente di ragazzi del bando speciale di progetti autofinanziati che riguarda 1.304 volontari, il decreto in dirittura d'arrivo 'Corpi civili di pace', istituiti in via sperimentale con la legge n.147 del 2013 (all’articolo 1, comma 253), che impegnerà nel prossimo triennio 500 giovani volontari, in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto nonché nelle aree di emergenza ambientale.

"Il servizio civile nazionale crea senso di appartenenza alla propria comunità e di cittadinanza per un servizio prestato alle categorie di persone più deboli – ha detto il sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Bobba -. Ma oltre alla motivazione ideale c'è anche una motivazione di carattere formativo e professionale: acquisire competenze che poi possono essere investite nel percorso professionale. Per questo – ha aggiunto – stiamo mettendo a punto, un sistema di riconoscimento delle competenze acquisite durante il Servizio civile nazionale che farà parte del bagaglio culturale e professionale del giovane, utile anche per un accrescimento motivazionale e valoriale”. Sarà l’ISFOL ad approntare questo sistema che avrà il compito di "validazione e certificazione delle competenze acquisite dai volontari del Servizio civile nazionale, anche attraverso l'istituzione del Repertorio nazionale dei titoli e delle qualificazioni professionali, definendo una serie di regole standard per le attività di valutazione e attestazione delle competenze (così come prevede il d.lgs. 16 gennaio 2013, n.13).

Una sorta di Erasmus del Servizio civile – ha detto Bobba – facendo sì che da questa sperimentazione poi possa nascere qualcosa di più strutturato e stabile. Bobba ha ricordato come dopo la tragedia di Parigi il direttore di un noto settimanale parigino ha proposto proprio l'istituzione di una sorta di servizio civile obbligatorio europeo.

E, infatti, c’è proprio la dimensione europea, che fa da sfondo più ampio. Di particolare valore il Progetto “IVO4 ALL” che parte il primo febbraio 2015, approvato dalla Commissione europea e ha come partner Francia, Germani, Lituania, Lussemburgo, Regno Unito e Italia. Punta a sviluppare l’internazionalizzazione dei sistemi nazionali di volontariato e ad individuare misure per garantire parità di accesso a tutti i giovani con minori opportunità. Dotato attualmente di un budget di circa 3 milioni di euro, per due terzi provenienti da Fondi europei. Per l'Italia parteciperanno circa 100 giovani volontari. L'Italia guiderà la sperimentazione con il ruolo di paese leader.

Per la dimensione europea sarà anche determinante l'avvio di un progetto speciale: quello dei Corpi civili di Pace, che prevede l'inserimento di circa 500 giovani in luoghi post-bellici o di emergenza ambientale. Luoghi di crisi, critici, e che quindi prevedono che il progetto (per il quale sono stati stanziati circa 9 milioni di euro) veda la partecipazione del ministero degli Esteri per stabilire protocolli di sicurezza, nonché la formazione specifica e preventiva dei giovani che verranno impegnati, e un monitoraggio di soggetti terzi (Università in primo luogo) per valutare l'efficacia e l’impatto di queste azioni. “Avevo detto a dicembre, sorride Bobba – che questo provvedimento sarebbe stato un regalo da trovare nella calza della Befana. Non ci siamo riusciti ma per poco. Ora posso dire che il provvedimento è in dirittura di arrivo e posso a ragion veduta promettere che arriverà prima dei Giorni della merla (gli ultimi tre di gennaio, ndr.)”.

 

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