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Carcere, il sovraffollamento? «Colpa anche dei giudici»

Giorgio Santacroce, primo presidente della Cassazione: ««Sul sovraffollamento carcerario e i diritti dei detenuti, l'Italia è ancora sotto osservazione e a giugno è attesa una nuova pronuncia del Consiglio d'Europa: i magistrati non possono limitarsi a sollecitare sempre l'intervento del legislatore»

di Redazione

«Sul sovraffollamento carcerario e i diritti dei detenuti, l'Italia è ancora sotto osservazione e a giugno è attesa una nuova pronuncia del Consiglio d'Europa: tutti gli allarmi lanciati restano drammaticamente attuali». E ancora:  il problema dell'eccesso di carcerazione chiama in causa anche i giudici che non possono limitarsi a sollecitare sempre e comunque l'intervento della politica e del legislatore. È necessario che si assumano anche essi la responsabilità di rendere effettivo il principio del minimo sacrificio possibile che deve governare ogni intervento, specie giurisdizionale, in tema di libertà personale». Parole del primo presidente della Cassazione, Giorgio Santacroce, nella sua relazione per la cerimonia dell'anno giudiziario. Che aggiunge: «Bisogna ripensare il tema del carcere e dell'intero sistema sanzionatorio penale, assicurando il rispetto della dignità della persona nella fase dell'esecuzione della pena. Le carceri sono le specchio della civiltà di un Paese. Sono la carta d'identità dello Stato costituzionale di diritto. Se è legittimo (e costituzionale) togliere a un uomo la libertà, non è legittimo (ed è incostituzionale) togliergli la dignità».

Una relazione molto apprezzata dall’associazione Antigone, una delle storiche realtà del volontariato penitenziario: «Oggi ancora migliaia di persone stanno scontando una pena illegittima in quanto ancora non è stata rideterminata la sanzione dopo la sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittima la Fini-Giovanardi. Ci vuole una nuova legge che punti sulla depenalizzazione e decarcerizzazione. Ci vuole coraggio e puntare sulla legalizzazione come stanno iniziando a fare gli Usa. La War on drugs ha fallito». 


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