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Media, Arte, Cultura

E se aprissimo una libreria? #iocisto

In Italia le librerie e i luoghi di aggregazione culturale sono in crisi. A Napoli i cittadini hanno invertito la tendenza. In via Cimarosa, n. 20, quartiere Vomero-Arenella, c’è “iocisto”, libreria ad azionariato popolare. Ecco la sua storia.

di Carmen Morrone

«Siamo circa 700 soci che hanno innescato anche un circuito virtuoso di passaparola e la libreria è conosciuta in tutta Napoli, direi in tutta Italia», spiega Alberto Della Casa, direttore di iocisto . Che ricorda come tutto è cominciato. Solo qualche mese fa. «Lo scorso maggio l’ex editore Ciro Sabatino lanciava un allarme sui social network per via della chiusura dell’ ennesima libreria. Basta, infatti, passeggiare qualche minuto fra le strade di questa zona commerciale per accorgersi che ci sono molti negozi chiusi».  Nessuna protesta o lamento, ma un invito: «Perché non l’apriamo noi cittadini? Se ognuno ci mettesse qualche soldo, anche poco. Io ci sto», scriveva Sabatino.

Da lì a qualche settimana dal “mi piace” si è passati a qualcosa di più concreto. «Abbiamo raccolto le prime sottoscrizioni: 150 da 50 euro ciascuna. A luglio avevamo una sede e la presentazione ai cittadini è avvenuta il 21 luglio con un flash mob di 4mila persone in piazza Fuga al Vomero che sta davanti alla libreria». iocisto ha ricevuto il sostegno solidale di Pagina 18 di Saronno, una delle prime esperienze di librerie ad azionariato popolare. 

«Siamo un’associazione e prevediamo quest’anno di procedere all’iter per il riconoscimento – spiega Claudia Migliore, presidente dell’associazione iocisto – . Ci risulta che in Italia, le strutture che nascono con azionariato diffuso non abbiano una forma giuridica ad hoc, devono adattarsi. Noi abbiamo scelto quella associativa che ci sta permettendo di capire come stiamo andando da un punto di vista economico e di realizzare le nostre attività. Quando il ricavato dalle vendite dei libri costituirà l’entrata prevalente rispetto alle quote associative, potremmo diventare cooperativa di consumo».

La libreria è stata allestita grazie al lavoro volontario di un centinaio di soci che hanno imbiancato le pareti, hanno costruito gli scaffali, hanno contribuito ad arredare i locali.

Sempre grazie ai volontari la libreria è aperta 340 giorni l’anno, dalle ore 9 alle 20. Iocisto non vende solo libri. Nasce come spazio culturale, dove si svolgono presentazioni di libri, si leggono racconti e poesie. In questi mesi, anche i vip della penna fanno la coda.

«Capita che l’autore del momento, sia a Napoli per la presentazione del suo best seller nel network librario classico, e ci chiami per venire anche da noi per incontrare i lettori» .
 


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