Solidarietà & Volontariato

Stranieri, con lo sport diventano italiani

Lo sport è sempre stato anticipatore dei mutamenti sociali. CONI e ministero del Lavoro e delle Politiche sociali stanno lavorando alla Cittadinanza sportiva

di Redazione

La promozione di un percorso in grado di rimuovere i fattori che differenziano i giovani italiani e quelli con background migratorio nell’accesso e nella pratica dell’attività sportiva è uno dei nuovi obiettivi del progetto “Sport e Integrazione” che è stato rinnovato grazie all' "Accordo di programma per la promozione delle politiche d'integrazione nello sport" firmato fra CONI e il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Per promuovere l'accesso all'attività sportiva agonistica ai ragazzi stranieri, il progetto prevede lo svolgimento di uno studio comparato della normativa vigente nei Paesi a forte pressione migratoria.

L'obiettivo è infatti quello di elaborare una proposta di indirizzo normativo in materia di diritto di cittadinanza in ambito sportivo.

«E’ un progetto che ci sta molto a cuore, ci mettiamo la faccia – ha detto Giovanni Malagò, Presidente del CONI in occasione della presentazione avvenuta oggi –. Si parla di integrazione e attraverso questo percorso vogliamo rimuovere qualunque limitazione sull’argomento, per traslare il desiderio della cittadinanza sportiva in una realtà legislativa. Penso alla finale mondiale Francia-Qatar di pallamano: risultato storico per il Qatar, ottenuto sfruttando la normativa a livello di federazione internazionale per il tesseramento di atleti. Non vogliamo trovarci penalizzati, né cambiare le carte ma sfruttare questo cammino, che ci vede orgogliosamente vicini al Ministero, per ottenere un risultato straordinario anche sotto il profilo sociale», 

«Confermo il pieno impegno del Governo per lo sviluppo di azioni sul piano sociale – ha sottolineato Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali –. Il Ministero vuole dedicare energie a creare un senso di comunità, aumentare il senso di responsabilità e rimuovere gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento di una piena cittadinanza sportiva. Per ottenere questo obiettivo vogliamo lavorare insieme al mondo della scuola, al Coni e alle Federazioni. Lungo tale percorso, lo sport è un punto di riferimento importante perché permette l’autodeterminazione di un atleta, ossia della persona stessa, in un contesto di squadra e quindi di comunità. Lo sport dà una grande forza nel costruire la comunità sia in senso civico, sia in senso ginnico, sia dal punto di vista delle relazioni sociali», 

«I due elementi qualificanti del progetto Sport e Integrazione sono la cittadinanza sportiva e l’esaltazione dei processi positivi che già esistono nella comunità italiana – Natale Forlani, Direttore Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione –. Questo mondo è capace di cogliere i forti mutamenti della nostra comunità, dove vivono un milione di minori stranieri, di cui più della metà nati in Italia. Questo non significa, però, che non ci sia bisogno di una forte identità: nello sport, per esempio, c’è la bandiera, che connota una comunità e la sua storia. Tuttavia ci vogliono dei marcatori forti e la cittadinanza sportiva è sicuramente il principale».

Fra le altre novità 2015 introdotte con il rinnovo dell'Accordo, la Campagna Educativa rivolta alle scuole primarie nell’ambito del progetto di “Sport di Classe”, mirata a rafforzare negli alunni la consapevolezza dei valori del Manifesto. La campagna prevede sia la partecipazione attiva degli alunni sul tema “Sport e Integrazione”, attraverso la produzione di elaborati che saranno premiati, sia la diffusione del Manifesto e del kit di progetto (booklet e brochure educativa) nelle scuole.E “Buone Pratiche”, la  call con cui saranno invitate tutte le realtà sportive a presentare le loro esperienze. Quelle più virtuose, individuate con appositi criteri, saranno pubblicate in un Manuale e promosse attraverso attività di media relation, media partnership, e diffusione sui canali digitali, oltre che attraverso il sito del progetto.
 

Tutte le azioni d’intervento di “Sport e Integrazione” saranno rese pubbliche attraverso il sito www.fratellidisport.it e la pagina Facebook “Fratelli di Sport”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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