I millennials vogliono un lavoro ad alto impatto sociale

Gli anni passano e i millennials (i giovani nati tra l’inizio degli anni ottanta e l’inizio dei duemila ), diventano sempre più membri attivi della società, lavoratori e consumatori, tanto che oggi è questa la generazione che rappresenta la maggioranza della forza lavoro. Per questo la società di consulenza Deloitte ha condotto un sondaggio per capire il ruolo che i millennials attribuiscono al lavoro.

Secondo il sondaggio, condotto su 7,800 laureati che hanno già un lavoro a tempo pieno, l’attenzione alle persone e ad una finalità dell’impresa, che non sia solo economica, per i giovani, è tanto importante quanto la capacità di un’azienda di generare profitto. Interessante anche vedere cosa questa “nuova” forza lavoro si aspetti dai propri capi: non tanto competenze tecniche, ma capacità di visione, doti strategiche e interpersonali e persone che possano ispirarli.

La ricerca ha sottolineato inoltre che la maggior parte dei millennials, pensa che i propri capi non sfruttino appieno le loro capacità, specialmente nei paesi in via di sviluppo e in Giappone, Turchia, Cile e Sud Corea. Allo stesso tempo perà riconoscono che l’educazione superiore non gli ha permesso di acquisire le competenze che i datori di lavoro cercano di più, come la capacità di leadership e le capacità imprenditoriali.

Tra i risultati del sondaggio, inoltre anche il fatto che le ragazze intervistate hanno dimostrato meno fiducia in sé stesse, rispetto agli uomini, la maggior parte infatti ha dichiarato di non credere di poter raggiungere i vertici della propria azienda. Le donne però hanno dimostrato maggiore attenzione alle necessità dei propri dipendenti, la caratteristica più richiesta ai propri capi, dalla nuova generazione.