Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

Conversioni per matrimonio, in questa moschea non si fanno

L'Imam di Cape Town Taj Hargey ha celebrato la prima unione tra una donna musulmana e un cristiano in Sud Africa. E nessuno ha cambiato fede.

di Martino Pillitteri

«Non vi è alcun versetto del Corano che vieta alle donne musulmane di sposare uomini non musulmani. Dio Onnipotente avrebbe rivelato direttive esplicite se le donne musulmane non potevano sposarsi al di fuori della fede».Parola di Taj Hargey, l’imam della Open Mosque di Cape Town in Sud Africa.
Tradotto in pratica: nessuna conversione all’Islam per il futuro sposo. E così è stato per Saieda Osman e Siegfried Milbert, che hanno celebrato il loro matrimonio proprio nella Moschea di Cape Town sabato 21 marzo, scambiandosi gli anelli e mantenendo le loro rispettive fedi.

La moschea ha ufficiato il matrimonio dopo il rifiuto di altri centri islamici. I promotori delle conversioni sostengono che il testo sacro dell’Islam non consenta esplicitamente matrimoni tra musulmane e adepti di altre fedi. Ma il non consentirlo, secondo la tesi di Hargey,  non significa proibirlo.

Sotto la guida dell’Iman Hargey, la  Moschea di Cape Town permette agli uomini e alle donne di pregare insieme nella stessa sala, senza partizioni e incoraggia la partecipazione di LGBT musulmani nella vita religiosa della moschea.
L’imam Hargey, ha celebrato 200 matrimoni misti in Inghilterra prima di aprire la Moschea Aperta a Cape Town un anno fa.

Nella Foto Getty Images, l'Imam Hargey durante un sermone nella Moschea Aperta


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA