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Anche la Sicilia ha la sua legge no slot

Revisione della collocazione degli apparecchi da gioco sul territorio, formazione degli operatori, incontri nelle scuole, istituzioni di centri di ascolto, divieto di pubblicità. Sono questi alcuni dei capisaldi delle Linee Guida sulla prevenzione del Gioco d'azzardo Patologico

di Lorenzo Maria Alvaro

Revisione della collocazione degli apparecchi da gioco sul territorio (con l'introduzione di sistemi di stop e warning in caso di comportamenti problematici), formazione degli operatori, incontri nelle scuole, istituzioni di centri di ascolto, divieto di pubblicità. Sono questi alcuni dei caposaldi delle Linee Guida sulla prevenzione del Gioco d'azzardo Patologico approvate dall’Assessorato Regionale della Salute della Regione Sicilia, che entreranno formalmente in vigore ai primi di aprile, subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Tre i tipi di prevenzione previsti dal Decreto 495 del 25 marzo 2015: 'universale, ambientale, selettiva e indicata', da attuare attraverso una serie di azioni coordinate da un Tavolo Tecnico Regionale Permanente composto da dirigenti del Dasoe –
Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico e funzionari dei servizi di Dipendenze Patologiche delle aziende sanitarie di Siracusa, Enna, Catania, Trapani, Palermo, Ragusa, Messina.

I COMPITI DEL TAVOLO TECNICO – Il presente Tavolo, secondo l'articolo 3 del Decreto "individua e/o valida i docenti della Fase Formativa, predispone programmi e metodologie e coordina gli interventi della fase operativa, ivi compresa la validazione dei modelli formativi e informativi ed il loro aggiornamento periodico conseguente all’evolversi delle evidenze scientifiche. Fornisce altresì gli indirizzi operativi finalizzati alla migliore attuazione delle linee guida a tutti i rami del SSN coinvolti nella specifica assistenza al GAP nel rispetto della normativa vigente e supporta i conseguenti provvedimenti. Fornisce il parere tecnico per tutte le iniziative a carattere scientifico e divulgativo in materia di Educazione Sanitaria nell'ambito della Prevenzione del GAP finalizzato anche alla concessione del patrocinio dell’Assessorato Regionale della Salute per tutte le iniziative del settore. Fornisce le dovute indicazioni di ordine tecnico sanitario sui
modelli applicati e collabora alla sorveglianza sulla rispondenza a criteri di efficacia, sicurezza e qualità complessiva".

I COMPITI DELLE AZIENDE SANITARIE – Dal canto loro, le aziende sanitarie della Regione "sono tenute ad inserire e ad attivare, in armonia con gli indirizzi del tavolo tecnico linee di azione e/o progetti sulla prevenzione del GAP ricadenti nell'ambito degli obiettivi del Piano Regionale della Prevenzione. Tali azioni e/o progetti dovranno essere adottati in seno ai Piani Aziendali per l'Educazione e la Promozione alla Salute e secondo le previsioni del D.A.n°300/2012". Sono inoltre tenute "ad inserire e ad attivare, in armonia con gli indirizzi del tavolo tecnico di cui ai superiori articoli, nell'ambito del piano aziendale della Formazione, specifici corsi destinati sia ad operatori interni che esterni, attivando la seconda fase del Programma Formativo regionale, sempre in collegamento tecnico con il CEFPAS e avvalendosi delle professionalità abilitate".

FONDI DAL BILANCIO ASP – Il sostegno economico alle attività aziendali discendenti dall'applicazione del presente provvedimento troverà capienza nell'ambito del 5% del bilancio delle singole ASP destinato alla Prevenzione attraverso una puntuale azione di programma.

RIDURRE OFFERTA DI GIOCO E AUMENTARE CONTROLLI – Il documento prevede anche una serie di azioni nell'ambito della prevenzione 'ambientale' del gioco patologico e si propone di: "Attivare incontri di informazione-formazione di operatori sociali dei Comuni, Forze dell’Ordine (Polizia Municipale, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, ecc.);
Attivare incontri di informazione-formazione di operatori che a vario titolo agiscono nella distribuzione di occasioni di gioco d’azzardo (esercenti sale gioco, baristi, tabaccai,ecc.) e incontri di informazione-formazione per avvocati riguardo la gestione legale e gli aspetti riguardanti l’usura; Applicare il divieto di gioco prima dei 18 anni, mirando a deterrenza e contrasto sui minori; Ridurre il numero delle sedi nel territorio dove poter giocare d’azzardo e dislocarle lontano dalle scuole e dalle sedi di raduno giovanili; Ridurre il numero di sale gioco, slot machines e giochi on line;
Regolamentare la collocazione delle apparecchiature da gioco negli esercizi pubblici; Dotare i giochi di segnali di warning e di stop in caso di comportamenti problematici del giocatore; Inserire l’uso di carte prepagate controllabili e tracciabiliPrevedere l’utilizzo della tessera sanitaria prima dell’inizio del gioco nelle slot machines; Stampare supporti cartacei e elettronici relativi relativi all’infomazione corretta della dipendenza da gioco d’azzardo; Impedire a chi gestisce i siti di gioco on line di inviare spam ai potenziali utenti; Impedire la comparsa di pop-up che promuovono il gioco d’azzardo sui siti che non riguardano il gioco e che sono dedicati ai giovani".

 


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