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Cooperazione & Relazioni internazionali

Era meglio quando andavo a piedi

Ricordate la storia di James Robertson, l'operaio di Detroit costretto a camminare 33 chilometri al giorno per andare al lavoro? Dopo una mobilitazione senza precedenti, ora è ricco e ha un'auto nuova. Ma anche tanti guai...

di Gabriella Meroni

Tanti soldi, una macchina nuova per andare finalmente al lavoro comodamente, ma anche tanti, tanti guai. Così è finita la storia di James Robertson, l'operaio 56enne di Detroit che a inizio febbraio commosse il mondo perchè costretto ad andare al lavoro a piedi percorrendo ogni giorno 33 chilometri, dormendo solo quattro ore e facendo una vita d'inferno. In seguito alla diffusione della sua vicenda via internet in tutto il mondo, l'operaio è stato sommerso dalle donazioni e ha così accumulato in poco tempo un patrimonio di 360mila dollari in contanti, ricevendo anche una Ford Taunus nuova fiammante del valore di 35mila dollari donata da un concessionario della sua città. 
Ma insieme alla fortuna sono arrivati i problemi, tanto è vero che l'operaio è stato costretto a cambiare casa due volte, ha perso tutti gli amici e ha denunciato una persona per stalking. Appena guadagnata la notorietà, infatti, Robertson ha cominciato a ricevere richieste sempre più pressanti di aiuti economici da parte dei vicini di casa, tutti abitanti nel quartiere povero in cui è sempre vissuto. Una pressione diventata decisamente molesta, tanto da costringerlo a cambiare casa per ben due volte. Un fastidio diventato vera persecuzione da parte della padrona di casa, la sua ex amica Tanya Fox, 60 anni, che pretendeva da lui 50mila dollari a titolo di rimborso per i lavori di ristrutturazione che secondo lei erano necessari per riportare l'appartamento occupato da Robertson alle condizioni originarie, dopo 15 anni di affitto. Peccato che prima della raccolta fondi a beneficio dell'inquilino, la proprietaria non si fosse mai lamentata di nulla, ha riferito Robertson alla stampa locale dopo aver denunciato la donna per stalking e aver ottenuto dal giudice un "personal protection order" che lo tutela dall'invadenza della Fox. Dopo aver traslocato, l'operaio – che continua regolarmente a recarsi al lavoro, dove viene retribuito poco più di 10 dollari l'ora – ha ammesso di aver tagliato i ponti con tutti gli amici del suo ex quartiere e di vivere solo, anche se molto comodamente nel suo nuovo appartamento arredato con mobili Ikea e nel cui salotto campeggia un televisore da 60 pollici. Nel tempo libero si occupa della gestione del suo gruzzolo, con il prezioso aiuto di consulenti finanziari che hanno deciso di dargli una mano gratuitamente.


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