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Cooperazione & Relazioni internazionali

Kyenge e Pittella: vicino lo sblocco delle adozioni in Congo

I due eurodeputati hanno incontrato premier e ministri a Kinshasa e annunciano una vicina svolta positiva all'annosa vicenda che vede ancora decine di bambini adottati da coppie italiane bloccati nel paese. Ma tra le famiglie prevale la cautela

di Gabriella Meroni

"Le adozioni in Congo potrebbero presto ripartire. Il premier Augustin Matata Ponyo e il ministro della Giustizia congolese, Alexis Thambwe Mwamba, ci hanno rassicurato circa la volontà del governo di sbloccare e facilitare il processo di adozioni fermo ormai dal 2013". Lo hanno dichiarato ieri in una nota congiunta il presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Gianni Pittella, e il vice presidente della commissione parlamentare a Bruxelles Ue/Africa-Caraibi-Pacifico, Cecile Kyenge, al termine di un incontro a Kinshasa, nella Repubblica democratica del Congo, con il premier e il ministro della Giustizia congolesi.

"Buone notizie per le tante famiglie in attesa di risposte da parte delle autorità di Kinshasa. Da parte nostra – proseguono Pittella e Kyenge – l'impegno a seguire l'evoluzione di una questione così sensibile, facendo tutto il possibile in termini politici e diplomatici perché la volontà del ministro si trasformi in riforme e misure concrete a favore del diritto delle famiglie richiedenti e dei bambini congolesi ad avere una situazione adottiva serena e ideale per la crescita". 
La vicenda delle adozioni di famiglie italiane in Congo si trascina da tempo. Per alcuni bambini è finita bene, con l'ormai famoso viaggio della ministra Boschi la scorsa primavera, che portò 31 di loro in Italia. Per molti altri, già adottati sulla carta, il futuro è incerto e l'attesa dei genitori italiani snervante. Il Congo ha intrapreso da oltre un anno un percorso di riforma del settore adozioni che ha di fatto messo in stand by tutte le pratiche in essere, non solo italiane ma anche, per esempio, americane o francesi. Tra gli enti autorizzati nel paese sono volati negli scorsi mesi anche gli stracci, tra reciproche accuse e notizie tutte da verificare. Anche oggi, dopo l'annuncio di Pittella e Kyenge, tra le famiglie sul web a prevalere è il silenzio, se non lo scetticismo: dopo tante parole, la maggioranza attende i fatti.


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