Economia & Impresa sociale 

Della Valle: «Gli imprenditori pensino anche alla solidarietà»

Il patron di Tod's e Hogan a San Patrignano in occasione del Positive Economy Forum ha incontrato i giovani della Comunità. Diego della Valle ha parlato del suo progetto "Noi italiani": «non è un partito politico, ma un nuovo progetto di solidarietà»

di Redazione

Giovedì 9 aprile nella grande sala da pranzo di San Patrignano, Diego della Valle ha incontrato prima di cena i 1300 ragazzi della comunità. Il patron di Tod’s e Hogan a San Patrignano in occasione del Positive Economy Forum ha da una parte incitato gli imprenditori a impegnarsi nel sociale e dall’altro ha ricordato ai ragazzi presenti di non perdere mai di vista i veri valori: «Era un po’ che volevo tornare a San Patrignano, un luogo che riempie il cuore. Ero venuto qua negli anni passati per capire che cosa possono fare gli imprenditori come me per gli altri».

Pungolando i suoi colleghi ha detto: «I grandi imprenditori devono essere considerati grandi persone non tanto se hanno successo con le loro aziende, ma se riescono anche a fare del bene per gli altri. Questa non vuole essere una critica, ma uno stimolo. A volte siamo troppo concentrati sul lavoro per riuscire a pensare agli altri, quando invece la cosa più importante è il rapporto con la gente. Spero sia una cosa sempre più naturale per i giovani imprenditori. Purtroppo a volte quando si raggiunge un certo benessere ci si allontana dalla vita quotidiana. Invece dobbiamo ricordarci che è questo il momento in cui possiamo fare di più per gli altri. È incredibile che le persone più solidali sono quelle che hanno minore possibilità economica per aiutare gli altri. Le aziende devono riuscire a sostenere chi è intorno a loro, iniziando dai propri dipendenti, arrivando al territorio».

Riferendosi al suo progetto “Noi italiani” ha voluto sottolineare che non si tratta di un nuovo partito «come molti hanno detto, ma di un nuovo progetto di solidarietà». Ha poi aggiunto: «Noi abbiamo cercato di migliorare il rapporto con i nostri dipendenti e il territorio, in aiuto di giovani, anziani, disoccupati. Abbiamo scelto di dedicare a questo progetto ogni anno l’1% degli utili netti del gruppo che per un’azienda che va bene non è nulla e mi auguro che sempre più aziende lo possano fare. Mi piace immaginare che ogni impresa possa aprire un compasso dalla sua struttura per poter aiutare la porzione di territorio a lei vicina. In questo modo si potrebbe dare una grande mano al Paese nel campo della solidarietà e del rispetto. Sono convinto che presto la gente inizierà a guardare con occhio diverso e a premiare tutte quelle aziende che dimostreranno una particolare attenzione al prossimo. Dobbiamo tornare ai valori seri e a dare importanza a quanto ci diceva nostra madre prima di uscire di casa: “Fai il bravo e comportati bene”» ha concluso.


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