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Una Mare Nostrum Europea la chiede Sos Villaggi dei Bambini alla Ue

L'organizzazione chiede che sia adottata una strategia efficace per difendere i bambini, i soggetti più vulnerabili, in fuga da fame e guerre. All'Unione europea è chiesto di assumersi la responsabilità umanitaria

di Antonietta Nembri

Adottare una strategia efficace per difendere i bambini. Questa la richiesta di Sos Villaggi dei Bambini all’Unione Europea dopo l’ennesima tragedia nel Mediterraneo di domenica scorsa. Di fronte all’ultima ecatombe l’organizzazione che da oltre 60 anni sostiene e accoglie bambini e ragazzi in 134 Paesi del mondo ricorda come siano oltre 5mila i migranti che hanno perso la vita dall’inizio del 2014. All’Unione Europea Sos Villaggi dei Bambini chiede dunque di assumersi la “responsabilità umanitaria”  per difendere i più vulnerabili, ovvero i bambini.

«Il 19 aprile più di 900 migranti, bambini compresi, sono annegati dopo che l’imbarcazione sulla quale navigavano si è capovolta al largo delle coste libiche. Il Mediterraneo ha ingoiato solo quest’anno 1.600 persone. L'anno scorso sono stati 3.500 i migranti vittime della traversata. L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati ha detto che l'ultima tragedia rappresenta una delle più gravi verificatesi in Europa. I bambini sono le vittime più vulnerabili» ha ribadito il Ceo di Sos Villaggi dei Bambini Richard Pichler. «L'Unione europea ha un’etica, una responsabilità umanitaria e deve adottare una strategia unica ed efficace che aiuti a diminuire il rischio di morire in mare, affrontato da bambini e adulti disperati alle porte dell'Europa».

Secondo Sos Villaggi dei Bambini sono necessari costruttivi accordi con i Paesi da cui i migranti fuggono, si devono creare corridoi umani e ripristinare l’intervento di soccorso in mare attraverso una operazione Mare Nostrum Europea.

Per la protezione dei minorenni è inoltre fondamentale applicare il Regolamento UE Dublino III n. 604/2013 che non ha trovato piena attuazione, e recepire la Direttiva 2013/33 del 26 giugno 2013 sui principi essenziali, cui deve uniformarsi il sistema di accoglienza per i minorenni stranieri non accompagnati. Il termine ultimo è il 21 luglio, ricorda l’organizzazione.