Welfare & Lavoro

Telefono Azzurro: i dati sui maltrattamenti sono solo la punta dell’iceberg

Dopo la presentazione della Prima indagine nazionale voluta dall'Autorità Garante, l'associazione spiega che il fenomeno resta sommerso nonostante i tentativi di monitorarlo e chiede la creazione di un Registro permanente come avviene all'estero

di Redazione

E' stata presentata oggi alla Camera dei Deputati la Prima indagine nazionale sul maltrattamento voluta dall'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza presieduta da Vincenzo Spadafora, condotta in partnership con Terre des Hommes e Cismai (Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l'abuso dell’infanzia), con la collaborazione e il supporto di Anci e Istat.

Sui risultati dellll'indagine, che indica in oltre 91mila i minorenni maltrattati seguiti dai Servizi Sociali nel nostro Paese, il Professor Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, ha dichiarato: «I dati presentati oggi dal Garante per l'infanzia e l'adolescenza sui casi di maltrattamento in carico ai servizi sociali italiani, rappresentano un tassello importantissimo di un puzzle complesso quale quello del maltrattamento all’infanzia. Tuttavia il maltrattamento e la violenza sui bambini restano fenomeni in gran parte sommersi, nonostante i tentativi di monitorare il fenomeno. Purtroppo solo una parte delle vittime di abuso si rivolge ai servizi sociali e di cura, come mostrano anche molti studi internazionali. Altri chiedono aiuto alle Forze dell’Ordine, al Pronto Soccorso, ai Pediatri, alle Helplines o ad altre figure di riferimento. Molti casi non vengono riconosciuti e segnalati, spesso per mancanza di un’adeguata formazione. Altri, invece, restano nel silenzio, nascosti tra le pareti domestiche. All'estero esistono registri che raccolgono dati da più fonti, tenendo conto di tutti i soggetti che si occupano del fenomeno (Servizi sociali, Tribunali, Pronto soccorso, Servizi di salute mentale o helplines come Telefono Azzurro). Non è così in Italia, dove manca non solo una chiarezza sui termini e un indispensabile lavoro preparatorio nell'armonizzare le definizioni che precedono la classificazione, ma anche una vera attenzione al problema del monitoraggio da parte della politica».
Per questo l'Associazione rinnova il suo appello affinché si promuova maggiormente l'azione degli organismi attualmente deputati a questa funzione (in particolare, per quanto riguarda la violenza sessuale,  l'Osservatorio per il Contrasto della Pedofilia e della Pornografia Minorile) e sia istituito un Registro permanente, come avviene in altri Paesi del mondo.


 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA