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I religiosi italiani lanciano “Altrodadire”

Una nuova piattaforma informativa a cura di Cism e Usmi per divulgare tutte le iniziative concrete realizzate sul territorio, a partire dall'accoglienza

di Marina Moioli

Altro da dire, da testimoniare, da condividere. Si chiama proprio così, altrodadire.org, la nuova piattaforma informativa dedicata alle notizie sulle iniziative promosse dalle religiose e dai religiosi in Italia. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Comunicazione e Cultura della Cei, è on line dal 17 maggio, giornata mondiale delle comunicazioni sociali.

A promuovere la nascita della nuova piattaforma informativa sono Cism (Conferenza italiana dei superiori maggiori) e Usmi (Unione superiore maggiori d’Italia), che in una nota congiunta spiegano i perché dell’iniziativa: «Migranti, famiglie ferite, povertà, emergenza educativa, disabili. Ci sono uomini e donne che passano e non vanno oltre. Si chinano sulle sofferenze dell’uomo e da esse si lasciano interpellare. Osano sognare il futuro, generano Speranza. Tra loro tanti religiosi e religiose, sulle frontiere, liberi da tutto, per comunicare l’ “Altro”. Lo chiede con urgenza questo momento storico, perché tanta comunicazione sa di vicoli ciechi. Lo chiede il Papa che invita in questo anno anche a “conoscere le esperienze delle altre famiglie carismatiche, degli altri gruppi laicali” per “arricchirvi e sostenervi reciprocamente”. È tempo di abbandonare la timidezza, che sì custodisce l’umiltà, ma rischia anche di lasciare spazio a chi umiltà non possiede. Abbandonarla, forti di uno stile che non cerca l’autoreferenzialità o il protagonismo di chi il bene lo promuove, ma piuttosto di chi lo “muove”. Testimoniare, dire e condividere il bene, per generare un nuovo umanesimo. E, tutto, a partire dalle periferie, perché è da qui che la realtà si comprende meglio». L’invito di Papa Francesco ad aprire i monasteri alla solidarietà, infatti, è stato preso sul serio già da tanti e su altrodadire.org si trova già una mappa, costantemente aggiornata, delle risposte concrete già operative.

L’idea di creare il network per comunicare le iniziative di religiose e religiosi è venuta in occasione dell'assemblea generale Cism di novembre 2014 alla giornalista Laura Galimberti che un mese dopo ha presentato il progetto durante il convegno Cism-Usmi Area Solidarietà ai 350 religiosi e alle religiose presenti: un portale informativo e anche un giornale cartaceo, un numero zero che facesse capire quanto bisogno c'è di notizie che sanno di bene concreto. Il progetto è stato quindi presentato alla Fondazione Comunicazione e Cultura, che lo ha finanziato per un anno.

La piattaforma è stata realizzata da Kaleidon, in rete con i referenti del servizio informativo Cei, e si propone di rilanciare notizie provenienti dai diversi Istituti religiosi: in particolare iniziative in atto maturate nell’area Solidarietà (apertura di centri, case famiglia, mense, iniziative sulle frontiere del disagio…). I contenuti saranno rilanciati sui social per intercettare in particolare un pubblico giovane e possibilmente “non” credente e per allargare il più possibile la rete.

 


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