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Nasce una task force per i minori non accompagnati

Al termine della tre 3 giorni milanese dedicata alla filantropia. Le fondazioni europee annunciano un impegno concreto: si occuperanno dei minori stranieri che sbarcano sulle coste del Mediterraneo senza genitori

di Redazione

Le fondazioni europee si impegneranno in interventi a favore dei minori non accompagnati che sbarcano sulle coste italiane, dopo i viaggi della speranza. Un’iniziativa concreta, annunciata al termine dei lavoridell’Assemblea Generale dello European Foundation Centre, che ha portato a Milano oltre 700 delegati dei principali organismi filantropici europei.

A farsi portavoci dell'iniziativa, condivisa dagli organi di EFC, sono stati i rappresentanti di Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo di Torino, che hanno avviato una collaborazione con un gruppo di fondazioni associate all’EFC “per sostenere i minori stranieri non accompagnati che arrivano in Europa, con l’intento di superare l'emergenza e contribuire a garantire nel lungo periodo il loro benessere e la loro inclusione” ha spiegato Sergio Urbani, Segretario Generale di Fondazione Cariplo.

Sono stati 7.831 nel 2014 (+54% rispetto al 2013) i minori non accompagnati sbarcati sulle coste italiane. Nei primi 2 mesi del 2015, dei 7.883 migranti che hanno attraversato il Mediterraneo, 1 su 10 ha meno di 18 anni. Di questi, 521 hanno affrontato il viaggio completamente soli. Sono soprattutto maschi, provenienti da Gambia (135), Somalia (129), Eritrea (117) e altri Paesi dell’Africa sub-sahariana, ma anche da Siria e Palestina. A fine 2013 si registrava la presenza di 25.455 minori stranieri non accompagnati, di cui 12.685 richiedenti asilo in uno dei 28 paesi dell’Unione Europea, e 12.770 non richiedenti asilo.

“E’ un problema che deve essere gestito con una visione europea – ha detto Gerry Salole, CEO di EFC – per questo le fondazioni hanno lanciato la proposta che è stata accolta molto positivamente già da diverse organizzazioni filantropiche. L’accoglienza e inclusione dei minori stranieri non accompagnati costituisce una sfida che va oltre le frontiere nazionali, che non può trovare soluzione a livello puramente locale o nazionale, ma richiede risposte a livello europeo”.

“I minori stranieri non accompagnati che raggiungono l’Europa si trovano esposti a innumerevoli rischi come per esempio il traffico di essere umani, la fame, problemi di salute e il mancato rispetto dei loro diritti umani, soprattutto quando sottoposti a misure di detenzione” ha aggiunto Piero Gastaldo, segretario generale di Compagnia di San Paolo.

Si è dunque costituita una task force che avrà l'obiettivo di prendersi carico di questi ragazzi e che sarà già operativa a settembre con l'attivazione di azioni rivolte alla loro accoglienza e al loro accompagnamento. Verso la proposta hanno già mostrato interesse una dozzina di Fondazioni italiane ed europee che sono particolarmente impegnate su questo problema. Durante l’incontro le fondazioni presenti si sono accordate per individuare concrete opportunità di azione da avviare già entro la fine di quest’anno: EPIM, European Programme for integration and Migration, un’iniziativa congiunta di numerose fondazioni europee che da 10 anni lavorano sui temi della migrazione in Europa, metterà a disposizione la sua piattaforma per uno specifico intervento dedicato ai minori stranieri non accompagnati, con azioni destinate ad accogliere questi ragazzi e a seguirli nel loro percorso di inclusione nei territori di accoglienza.

In breve tempo verranno raccolte risorse economiche a sostegno del progetto, che non si sono potute definire oggi, dal momento che le fondazioni devono poter realizzare passaggi formali di approvazione.

“I filantropi europei hanno considerato l'importanza di muoversi insieme su questo tema – ha detto ancora Urbani – e questo è un bellissimo messaggio per chi opera in Italia: siamo soddisfatti”.

“Pur riconoscendo quanto sia importante rispondere urgentemente a un fenomeno via via crescente soprattutto nelle regioni maggiormente interessate dalla migrazione, come l’Italia meridionale, riteniamo che strategie di lungo termine per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati siano altrettanto fondamentali per il futuro dell’Europa” – si legge ancora nella nota, presentata nella sessione plenaria conclusiva della 26esima conferenza dei filantropi. “L’impegno congiunto da parte di Fondazioni europee nei confronti di questo tema è cruciale, soprattutto nel contesto attuale, in cui i diversi stati dell’Unione europea fanno fatica a trovare accordi condivisi sulle questioni della migrazione. In quest’ottica un gruppo di fondazioni si è riunito oggi a Milano e si è impegnato a lavorare insieme per garantire un futuro migliore in Europa ai minori stranieri non accompagnati”.


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