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I ragazzi di Crescere al sud arrivano al Governo

Giovedì 28 maggio 60 giovani calabresi, siciliani, pugliesi e campani portano ai politici il loro vissuto nelle periferie geografiche privati di opportunità e servizi. La rete è organizzata da Save the children e Fondazione Con il Sud

di Redazione

Arrivano giovedì 28 maggio a Roma per portare a Governo, parlamentari e Garante per l’Infanzia le loro richieste i 60 ragazzi e ragazze siciliani, calabresi, pugliesi e campani di Crescere al Sud, la rete di 80 organizzazioni impegnate nella promozione e tutela dei diritti dei minori nel Mezzogiorno, promossa da Save the Children e Fondazione con il Sud. Sono partiti da Palermo il 22 maggio scorso, per attraversare in pullman in 7 giorni Catania, Locri, Cosenza, Taranto, Bari, Napoli e Casal di Principe, crescendo in numero di tappa in tappa e raccogliendo la voce di migliaia di coetanei e bambini privati di opportunità e servizi nelle tante periferie geografiche e culturali del loro Sud, dove vogliono poter continuare a crescere e costruire il loro futuro.

L’appuntamento è per il 28 maggio alle ore 14:30 presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Via di Santa Maria in Via, 37), dove il video diario del viaggio con le testimonianze sui luoghi simbolo dell’abbandono, farà da introduzione all’incontro al quale parteciperanno Luigi Bobba, Sottosegretario al Welfare, Sandra Zampa, Vice-Presidente Commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza, Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, Carlo Borgomeo Presidente di Fondazione con il Sud e Raffaela Milano Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children.

Insieme al video diario, una mappa fotografica del degrado composta al quartiere San Cataldo di Bari o il “libro-città” costruito alla Città dei Ragazzi a Cosenza per denunciare la povertà di cultura, come il plastico che rappresenta la città che Taranto non è, sono alcuni degli oggetti che racconteranno l'abbandono delle periferie sociali ed educative dei quartieri, gli asili inagibili, le scuole fatiscenti, le strutture realizzate e mai aperte, l'assenza di spazi verdi incontrati lungo il percorso.


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