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3 milioni di medicinali al Banco Farmaceutico grazie alle donazioni aziendali

Il valore commerciale è di 23,5 milioni di euro. Un risultato che per il presidente Paolo Gradnik è stato possibile grazie «anche alle grandi case farmaceutiche, spesso etichettate come multinazionali proiettate al solo mero profitto, che hanno fornito, invece, un grandissimo contributo. Il loro sostegno, insieme a quello dei cittadini, sono due strumenti fondamentali nella lotta contro la povertà»

di Redazione

Domani il presidente del Banco Farmaceutico, Paolo Gradnik interviene a Spoleto in occasione di SpreK.O.

Sarà l'occasione per raccontare come, in quasi tre anni, Fondazione Banco Farmaceutico Onlus abbia recuperato 3 milioni di farmaci per un valore commerciale di 23,5 milioni di euro. Un risultato raggiunto grazie alle donazione delle case farmaceutiche di medicinali utili, ma per diverse ragioni destinati allo smaltimento e al progetto di Recupero di Farmaci Validi Non scaduti.

Farmaci destinati alla scadenza che invece sono stati messi a disposizione di 1600 enti assistenziali convenzionati con il Banco Farmaceutico che aiutano in Italia oltre 400mila persone in stato di disagio sociale ed economico.

In particolare 2,9 milioni di questi farmaci provengo dal sistema di donazioni aziendali messo appunto dalla Fondazione Banco Farmaceutico, mentre 100 mila confezioni sono il frutto del il grande senso civico degli italiani. Sono stati infatti, proprio i cittadini a recarsi nella farmacie aderenti al progetto Recupero di Farmaci Validi Non scaduti e a donare il loro farmaco non utilizzato con l’aiuto e il controllo dei farmacisti. Il progetto partito 2 anni fa a Roma è ora attivo anche nelle città di Milano, Mantova, Monza, Torino, Varese.

«Si dice spesso», ha sottolineato Paolo Gradnik, «che a differenza di altri paesi, in Italia i cittadini non abbiano senso civico. Ciò non è assolutamente veritiero. Sono forse le politiche e le proposte fatte a quest’ultimi che non li pongono nelle condizione di poter agire nel nome del benessere collettivo. La nostra iniziativa né la piena dimostrazione. Infatti grazie al grande cuore degli italiani è stato possibile riutilizzare questi farmaci per aiutare moltissime persone in difficoltà e allo stesso tempo sono stati abbattuti i costi per un loro eventuale smaltimento. Anche le grandi case farmaceutiche, spesso etichettate come multinazionali proiettate al solo mero profitto, hanno fornito, invece, un grandissimo contributo. Il loro sostegno, insieme a quello dei cittadini, sono due strumenti fondamentali nella lotta contro la povertà farmaceutica che cresce in tutta Italia di anno in anno. Il volano della solidarietà è quindi partito, ma c’è ancora molto da lavorare per rendere partecipi sempre più soggetti e colmare la richiesta di medicine».

Di strumenti idonei a evitare dispensi di risorse e a rendere i cittadini parte attiva di un progetto virtuoso si parlerà domani, Sabato 06 Giugno 2015, alle ore 10.30 alla tavola rotonda “K.O. ALLO SPRECO IN SANITÀ. La mia salute è un bene di tutti. Accesso alle cure e aderenza terapeutica“ in occasione di Spre.K.O. l’evento organizzato a Spoleto da Cittadinanza Attiva onlus.

Interverranno: Luca Pani, direttore generale AIFA. Albino Bottazzo, Vice Presidente nazionale Associazione Italiana Diabetici – FAND, Giuseppe Canu, Presidente Forum Nazionale delle Associazioni di Nefropatici, Trapiantati d’Organo e di Volontariato, Claudio Cricelli, Presidente Società Italiana di Medicina Generale – SIMG, Paolo Gradnik, Presidente Banco Farmaceutico, Michele Uda, Direttore generale Assogenerici, Enrico Allievi, Direttore Federchimica Assosalute, Vincenzo Brocco, Presidente Associazione Nazionale Pensionati CIA,Tonino Aceti, Coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva.


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