Welfare & Lavoro

Inaugurato l’Alzheimer Caffè Alto Vicentino

Il nuovo spazio a sostegno di malati e famiglie è stato realizzato grazie a un contributo di 25mila euro da parte di UniCredit Foundation

di Redazione

Con l’inaugurazione dell’Alzheimer Caffè Alto Vicentino, realizzato dall’associazione Rindola Impresa Sociale con un contributo di 25mila euro di Unicredit Foundation, salgono a 14 le strutture avviate in diverse parti d’Italia che Unicredit Foundation ha aiutato a realizzare. Il nuovo spazio di incontro e sostegno per i malati di Alzheimer e le loro famiglie è frutto del lavoro sinergico di tante persone. All’evento inaugurale alla Sala Civica Corte Priorato – Gandin a San Vito di Leguzzano (VI), aperto dal benevenuto del sindaco di San Vito di Leguzzano Umberto Poscoliero, sono intervenuti Annachiara Bonazzi, Consulente psicologo Associazione Familiari Malati di Alzheimer onlus Verona, Flora Dal Sasso dell'Unità Operativa di Psicologia Clinica-Neuropsicologia dell'Ulss 4 di Alto Vicentino, Arianna Ferrari e Federica Cozzi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Rindola Impresa Sociale, promotrice di numerose iniziative di assistenza e riabilitazione neurologica e psicologica sul territorio.

«Questo nuovo Alzheimer Caffè si inserisce in un progetto che portiamo avanti da tempo per delineare e strutturare un sistema che non si concentri unicamente sulla cura dei malati ma anche sul supporto pratico e psicologico di chi si prende cura di loro» ha detto Maurizio Carrara, presidente UniCredit Foundation. «Ad oggi sono 14 gli Alzheimer Caffè che abbiamo contribuito ad avviare in diverse regioni italiane».

«Il progetto che intendiamo implementare sul territorio dell’Alto Vicentino si rifà all’attività già svolta presso il nostro Centro di riabilitazione neuropsicologica Rindola di Vicenza» ha detto Arianna Ferrari, presidente dell’Associazione Rindola. «Il servizio che attiveremo ha come obiettivo la riabilitazione cognitiva in gruppo di persone affette da demenza in fase lieve affiancato da un percorso di sostegno psicologico rivolto al paziente stesso e mirato alla consapevolezza ed accettazione della malattia. Per i familiari è previsto un percorso parallelo volto all’apprendimento di strategie per la gestione del malato a domicilio e di sostegno emotivo. Il paziente e la sua famiglia vengono pertanto presi in carico a lungo termine al fine di accompagnarli lungo l’intera fase iniziale della malattia che, grazie alla riabilitazione proposta, può prolungarsi fino a 6 anni dall’esordio».

A nome dell’amministrazione il sindaco Poscoliero ha osservato: «abbiamo subito compreso l'importanza di avere un Centro di riabilitazione neuropsicologica nel nostro paese per fornire un supporto valido e professionale a tutte le persone affette da questa subdola e indelebile malattia, per cui lo abbiamo tutti condiviso e sostenuto per dimostrare anche tutta la nostra vicinanza alle famiglie che, con tanto amore e notevoli difficoltà, assistono ogni giorno i loro cari. Ecco quindi che il progetto è diventato realtà».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA