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Guzzetti: 18,4 miliardi erogati in 15 anni

La cifra è stata resa nota dal presidente di Acri in apertura del Congresso nazionale a Lucca. Oltre la metà delle erogazioni sono relative agli ultimi sei anni segnati dalla crisi

di Giuseppe Frangi

«Il Protocollo Acri-Mef è un segnale di grande responsabilità e maturità da parte delle nostre Fondazioni che dimostra la loro decisa volontà di fare un ulteriore passo avanti nel virtuoso percorso di dare maggiore efficacia e trasparenza alla loro attività, nel rispetto della propria autonomia e indipendenza». Così Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri ha dichiarato in apertura del Congresso nazionale che si tiene oggi e domani a Lucca. «Questo Protocollo», ha continuato Guzzetti, «è in continuità, nella sostanza, con le scelte effettuate dall’Acri con la Carta delle Fondazioni, ma porta un’innovazione assoluta nel rapporto fra “vigilante” e “vigilato”, perché ha trovato nel dialogo e nel confronto costruttivo lo strumento ideale per favorire comportamenti e prassi sempre più virtuose, nell’interesse delle comunità e dell’intero Paese. Esso è un atto negoziale tra “vigilante” e “vigilato”: un “unicum giuridico” assoluto nel panorama delle istituzioni private sottoposte a vigilanza di un ente pubblico».

Guzzetti ha poi voluto sottolineare il ruolo delle Fondazioni sul rafforzamento del sistema bancario italiano, anche in questi anni segnati dalla crisi. «C’è uno strabismo» ha sottolineato Guzzetti, «che, in questo Congresso, ritengo di dover denunciare ancora una volta. È unanime il giudizio che il sistema bancario italiano è sano e non ha richiesto soldi pubblici: quelli alla Banca MPS erano prestiti, a tassi particolarmente pesanti, che in parte sono stati restituiti e che con l’aumento di capitale in corso saranno interamente restituiti. In altri paesi (Usa, Inghilterra, Spagna, Francia e, soprattutto, in Germania) l’intervento pubblico è stato pesantissimo ed è tuttora in corso. Le due banche di cui sono azioniste molte Fondazioni stanno, invece, in testa alle graduatorie europee e internazionali per patrimonializzazione».

Infine Guzzetti ha voluto fare un bilancio dell'attività erogative delle Fondazioni. Tra il 2000 e il 2014, le Fondazioni hanno erogato risorse per complessivi 18,4 miliardi di euro (8,3 nel solo periodo 2008-2014) e accantonato ulteriori risorse per l’attività erogativa futura per circa 2 miliardi di euro, per un totale di 20,4 miliardi. E con il coordinamento dell’Acri hanno realizzato anche importanti progetti congiunti. Ne ha ricordati diversi, primo fra tutti la realizzazione della Fondazione con il Sud.

Su Cassa e depositi e prestiti, tema di attualità per l'annunciato cambio di governance voluto da Renzi, Guzzetti ha voluto precisare che «le Fondazioni continuano ad essere azionisti attivi e propositivi, dopo la conversione delle loro azioni privilegiate in azioni ordinarie (abbiamo il 18,4%), affiancando il Governo nel sostegno degli enti locali, delle infrastrutture, delle imprese e di importanti iniziative quali appunto il piano di housing sociale. Il ruolo di Cdp per lo sviluppo del Paese è essenziale. In queste ultime settimane la Cassa è stata oggetto di un’iniziativa da parte del Governo, che intende rilanciarne l’attività a supporto della politica industriale». Ha precisato in conclusione il presidente Acri: «Se la volontà del Governo è il rilancio della Cassa, noi collaboreremo positivamente come abbiamo fatto in passato, affinché la Cdp sia un centro di propulsione e di sostegno dell’economia reale del Paese, ma l’obiettivo dei conti in ordine è premessa irrinunciabile».


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