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Lampedusa: le Misericordie si preparano a una “calda” estate di sbarchi

Il servizio di accoglienza e di assistenza è stato potenziato chiamando i confratelli da tutta Italia. Il presidente nazionale Trucchi: «A chi parla tanto di immigrazione diciamo: venite a fare una settimana di servizio con noi. Perché le parole non servono, servono i fatti!»

di Redazione

Si prevede un’estate “molto calda” a Lampedusa, così come nel resto d’Italia: secondo le previsioni del governo italiano, saranno complessivamente 200mila gli arrivi sulle coste italiane quest'anno, rispetto ai 170mila del 2014, con un aumento di presenze, di oltre il 10 per cento nei primi cinque mesi del 2015. A Lampedusa, dal 1 ottobre 2014 al 27 maggio, si sono verificati 66 sbarchi per un totale di 7.785 persone di cui 6.212 uomini, 813 donne e 612 minori. Nel 2015 i numeri saranno sicuramente maggiori.

Per questo la Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, che dal primo ottobre scorso gestisce il Centro di primo soccorso e accoglienza (Cpsa) per immigrati nell’isola siciliana, dà il via al nuovo progetto Porto Lampedusa”, il campo di volontariato per i confratelli e le consorelle delle Misericordie che possano portare il proprio contributo sia per l’assistenza durante gli sbarchi sia per il miglioramento dei servizi sociosanitari rivolti alla popolazione dell’isola.
Questi i servizi attivabili sull’isola: assistenza agli sbarchi; supporto alle eventuali emergenze interne al Centro; Servizi socio-sanitari alla popolazione lampedusana; scambio di esperienze con gli operatori del Centro.

Si tratta di un’esperienza importante per i volontari, che a turnazioni di una settimana, potranno avvicendarsi sull’isola, per conoscere da vicino un fenomeno sociale di estrema attualità che ha assunto connotati di interesse politico e mediatico, ma che ha un forte impatto emotivo se vissuto personalmente. Il primo gruppo di confratelli è costituito da 8 persone: i primi 5 volontari “effettivi”, provenienti da Sicilia e Toscana e tre volontari a sostegno, che hanno accompagnato i mezzi in supporto alla squadra (un’ambulanza donata dalla Misericordia di Forcoli ed un pulmino attrezzato anche per trasporto disabili).

«A Lampedusa il nostro impegno non si traduce solo nella gestione del Centro di Primo Soccorso e Accoglienza, ma abbiamo avviato un progetto di miglioramento dell’assistenza agli sbarchi, stiamo cercando di sviluppare una più forte integrazione tra il Centro e il tessuto sociale dell’isola e siamo entrati a far parte del “Forum solidale”, momento di confronto e dibattito avviato dalla Parrocchia con la comunità e le principali realtà associative», spiega il presidente nazionale delle Misericordie d’Italia Roberto Trucchi. «In questo quadro si inserisce la proposta di realizzare a Lampedusa la presenza stabile di squadre di volontari in servizio sia per l’accoglienza agli sbarchi e l’assistenza al Centro, sia per il miglioramento dei servizi socio-sanitari alla popolazione dell’isola. Un’importante opportunità per i confratelli e le consorelle del Movimento, che a seconda della loro disponibilità potranno prestare opera di volontariato nell’Isola».

«In vista della prossima ondata di sbarchi estiva sarà richiesto un maggiore apporto di energie ed umanità, e l’impegno dei nostri confratelli aiuterà a favorire i processi di accoglienza ma arricchirà anche ognuno di loro, chiamati a confrontarsi con la terribile esperienza di chi è costretto a lasciare la propria terra», aggiunge Trucchi. «Tanti parlano di immigrazione, del senso di incertezza che genera nelle nostre comunità. Parole, parole, parole… Noi siamo per i fatti, diamo una mano non a sollevare polveroni ma a trovare soluzioni concrete. Lanciamo anzi una proposta a chi parla tanto di immigrazione: venga a fare una settimana di servizio con noi, insieme ai nostri operatori, accanto ai profughi, a supporto della popolazione di Lampedusa. Senza riflettori ma rimboccandosi le maniche e capire cosa significa davvero stare a fianco degli ultimi».