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Migranti, Milano lancia il Fondo Comunità Accogliente

L'iniziativa del Forum del Terzo settore lombardo che ha proposto un Fondo per raccogliere risorse da destinare direttamente ai progetti. Il sindaco Pisapia aderisce, ma il Comune non donerà un euro: sosterrà l'iniziativa mettendo a disposizione spazi e materiali. Don Colmegna: «Un grande progetto culturale»

di Redazione

Un fondo per superare la logica dell’emergenza. Si chiamerà Fondo Comunità Accogliente ed è stato presentato questo pomeriggio in Cascina Triulza, il Padiglione della Società Civile di Expo Milano 2015. Ad annunciarlo sono stati don Virginio Colmegna, presidente di Fondazione Casa della carità e Sergio Silvotti, Presidente di Fondazione Triulza e portavoce del Forum del Terzo Settore Lombardia. Mentre per il Comune di Milano è intervenuto Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e coesione sociale. «Da settimane, infatti, il capoluogo, la Lombardia e l’intero Paese vivono una contraddizione stridente: sono capaci ogni giorno di accogliere decine di migliaia di persone ad Expo e vanno in crisi se devono rispondere alla richiesta di aiuto di qualche centinaio di persone alla stazione Centrale. Il movimento di donne e uomini che sono cacciati dalla loro terra per cercare altrove un futuro migliore non è un accidente momentaneo ma un aspetto strutturale del cambiamento globale che stiamo vivendo. Non si tratta né di invasione, né di emergenza. È una fase da governare con sapienza, equilibrio e competenza, una trasformazione che attraversa la storia attuale dei popoli, delle nazioni, del mondo», ha esordito Silvotti annunciando l’adesione all’appello anche del sindaco di Milano Giuliano Pisapia e di Giuseppe Sala, commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015.

Questa è anche un'operazione culturale, chiediamo fondi ai privati cittadini: nessuno potrà dire che si aiutano i migranti a scapito di qualcun altro

don Virginio Colmegna

«La nostra», ha proseguito Colmegna, «è anche un’operazione culturale, vogliamo ribaltare quest’assurda logica di emergenza e dal racconto pubblico distorto che ci è stato ricamato sopra, per questo abbiamo individuato uno strumento, quello di un Fondo (che avrà tre garanti di assoluto livello e affidabilità e una rendicontazione puntuale) alimentato da semplici cittadini e privati, che si colloca al di fuori di qualsiasi bilancio pubblico: nessuno potrà dire che per aiutare i migranti si sono utilizzati fondi che sarebbero dovuti esser destinati ad altri». «La logica dell’emergenza», ha ribadito Silvotti, «nasce proprio da qui: emergenziale è solo la gestione dei fondi, per il resto non c’è niente di straordinario, il fenomeno delle migrazioni ormai lo conosciamo bene, e visto che siamo ad Expo lo voglio dire: come è possibile che qui ogni giorno riusciamo ad ospitare 70mila persone, e andiamo in crisi se una notte arrivano in stazione 100/200 persone?».

Il Comune aderisce, ma non metteremo risorse economiche. Sosterremo, però, progetti mettendo a disposizione spazi ed altri strumenti di protezione civile

Marco Granelli

Oltre alle adesioni di Pisapia, Granelli e dell’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino, cosa metterà in campo il Comune? «Il contributo della comunità è fondamentale per far fronte al fenomeno delle migrazioni. Da quando nel 2013 la Stazione Centrale di Milano è diventato un punto di approdo e di snodo ci siamo resi conto tutti insieme, cittadini, istituzioni e Terzo settore, di essere di fronte ad un evento nuovo e numericamente unico, ma che ormai è dentro la vita di tutti i giorni e rispetto al quale dobbiamo muoverci tutti insieme» risponde Granelli. «Noi come istituzioni abbiamo bisogno di non essere soli, ci serve la partecipazione e la corresponsabilità di tutti, di una comunità che sappia essere accogliente superando la reazione emotiva. La proposta di oggi è molto importante perché aiuta ad avere fondi, strumenti e mezzi che consentano di gestire la situazione ma soprattutto vuole incentivare la collaborazione e la partecipazione di tutti». D’accordo, ma in concreto palazzo Marino parteciperà al Fondo? «Non con risorse economiche», prosegue Granelli, «ma lo farà mettendo a disposizione di chi gestirà i progetti selezionati spazi, pasti, brandine e altri strumenti di protezione civile».


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