Cooperazione & Relazioni internazionali

Contro la guerra in Siria con 20 macchine da cucire

Volontari della onlus Insieme si può fare sono in viaggio per portare gli strumenti donati in una scuola al confine con la Turchia, dove apriranno un laboratorio di sartoria. In due anni l'associazione ha compiuto 11 viaggi e riempito 19 container

di Redazione

Un nuovo viaggio verso la Siria, ma soprattutto un nuovo progetto pronto per essere realizzato. La Onlus Insieme si può fare donerà alla Future Builders School di Reyhanli un vero e proprio laboratorio di sartoria e lavoro a maglia. A gestire la nuova attività ci sarà un insegnate. Tantissime studentesse potranno, in un ambiente sereno, imparare un mestiere.
L'undicesimo viaggio con aiuti al popolo siriano questa volta ha una missione molto speciale: il furgone è partito da Monza il 5 luglio con un carico prezioso, ovvero tutto il necessario per far partire il laboratorio di sartoria. A bordo ci saranno infatti ben 20 macchine per cucine (15 a pedale e 5 elettriche), stoffe, aghi, bottoni, gomitoli di lana, cotone, cartamodelli, nastri, forbici fili e tantissimi tessuti colorati per dare la possibilità a 236 studentesse (scuole medie e superiori) di imparare l’arte del cucito.

A guidare il mezzo ci sarà il presidente della onlus Lorenzo Locati con Salvatore Di Vinti, che documenterà il viaggio con le sue fotografie. Percorreranno in cinque giorni gli oltre tremila chilometri per raggiungere la scuola femminile, che si trova sul confine tra Turchia e Siria. Il laboratorio sarà completato dalla presenza di un’insegnante. A Locati e Di Vinti si uniranno per dare una mano altri volontari, fra loro in volo dall’Italia ci sarà anche la sarta Carla: un’energica donna di 71 anni. Lei coordinerà l’intero laboratorio, ma soprattutto formerà un’insegnante della scuola che poi si occuperà di seguire e trasmettere il mestiere alle studentesse. Carla sa bene come organizzare il lavoro, forte dall’esperienza di un anno di volontariato in Somalia. Inoltre la onlus è pronta a comprare sul posto anche altro materiale per rendere il più agevole e funzionale possibile il laboratorio, come scaffali e supporti per le macchine per cucire.

Le macchine per cucire sono state donate alla onlus da nonne, zie e conoscenti, alcune sono dei veri pezzi di storia, ma tutte perfettamente funzionanti. Altre invece sono state comprate dall’associazione sempre grazie alle donazioni o alle attività di raccolta fondi, come cene solidali o banchetti di beneficenza. Il progetto Taglia, Cuci & Tricotta (un francesismo scherzoso per intendere lavoro a maglia) poi continuerà con l’impegno da parte dell’associazione dell’acquisto dei prodotti che le alunne produrranno.
«Vogliamo insegnare alle giovani siriane un mestiere, ma soprattutto permettergli di apprenderlo in un ambiente lontano dalle preoccupazioni della guerra», spiega Locati, «ma non è tutto, vogliamo spingerci oltre, perché vorremmo dare anche la possibilità a queste ragazze di avere una piccola indipendenza economica acquistando i loro manufatti».


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