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Siria, rapito un altro frate cattolico

A rendere noto il fatto è la Custodia di Terra Santa con uno stringato comunicato. Si tratta di padre Dhiya Azziz, francescano irakeno parroco a Yacoubieh. È la seconda volta. In precedenza era stato rapito padre Hanna Jallouf, liberato dopo qualche giorno

di Lorenzo Maria Alvaro

«Dal tardo pomeriggio di sabato 4 luglio abbiamo perso i contatti con padre Dhiya Azziz, francescano irakeno della Custodia di Terra Santa, parroco a Yacoubieh (Provincia di Idlib, distretto di Jisr al Chougour, Siria)».

Inzia così il breve comunicato con cui la Custodia di Terra Santa ha comunicato la notizia.

«Sabato scorso alcuni militanti di una brigata non identificata, forse riconducibile a Jabhat al Nusra, sono venuti a prelevarlo per un breve colloquio con l’Emiro del luogo. Da allora si sono perse le sue tracce e non siamo in grado di capire dove si trova».

È la seconda volta che capita. A farne le spese era stato padre Hanna Jallouf, parroco di Knayeh (Qunayeh) nella valle dell’Oronte, storica presenza cristiana nella Siria settentrionale, al confine con la Turchia. Allora la vicenda si risolse con il rilascio del religioso dopo alcuni gorni.

La speranza degli ambienti vicini alla Custodia è che la vicenda abbia lo stesso esito.

Padre Azziz è nato a Mosul, l’antica Ninive, in Iraq, il 10 Gennaio 1974. Dopo alcuni studi presso l’Istituto medico della sua città, aveva abbracciato la vita religiosa e dopo il noviziato ad Ain Karem, aveva emesso la prima professione dei voti religiosi il 1° Aprile 2002. Nel 2003 si è trasferito in Egitto, dove è rimasto per diversi anni. Nel 2010 rientra in Custodia e viene inviato ad Amman. È successivamente trasferito in Siria, a Lattakia. Si era reso poi volontariamente disponibile ad assistere la comunità di Yacoubieh, nella regione dell’Oronte (provincia di Idlib, distretto di Jisr al-Chougour), divenuta particolarmente pericolosa in quanto sotto il controllo di Jabhat al-Nusra.


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