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AdV: rimettere al centro il benessere dei bambini

Ivano Abbruzzi, presidente di Fondazione L'Albero della Vita - ragionando sugli ultimi allarmanti dati Istat sulla sulla povertà in Italia - sollecita l'attuazione di una nuova strategia strutturale per contrastare il fenomeno che colpisce l'infanzia e le famiglie.

di Antonietta Nembri

Anche se in base agli ultimi dati Istat il numero dei poveri per la prima volta dall'inizio della crisi non è aumentato, dall’indagine 2014 sulla spesa delle famiglie italiane emerge che la povertà colpisce 7 milioni e 815mila persone, di cui 1 milione e 986mila sono bambini e ragazzi minorenni. Poco più della metà (4 milioni e 102mila persone) vive in condizione di povertà assoluta. E questo si traduce soprattutto per i bambini in varie forme di disagio, in un alto rischio di esclusione sociale, problemi di salute da adulti. Per i minori, inoltre, la povertà è anche la compromissione della possibilità di sviluppare pienamente il proprio potenziale nel corso della vita.

Insomma se qualcuno ha tirato un sospiro di sollievo alla notizia che i dati sulla povertà in Italia siano rimasti stabili, non ci si deve nascondere come le cifre relative alla povertà dei minori e delle famiglie continuino a essere allarmanti, a livello non solo nazionale ma anche europeo se si pensa che in Europa sono oltre 120 milioni le persone a rischio povertà ed esclusione sociale.

E lo sanno bene alla Fondazione L’Albero della Vita che, come ricorda il presidente Ivano Abbruzzi, «incontra ogni giorno queste famiglie e bambini nei propri interventi a contrasto della povertà materiale ed educativa sul territorio dai quali si evidenzia la necessità di intraprendere una nuova via per interrompere il perpetrarsi dello svantaggio sociale: bisogna guardare alle loro competenze e allo sviluppo partecipato del loro potenziale come chiave di ribaltamento delle politiche sociali»

In questo ribaltamento delle politiche sociali soggetto attivo nell’ideazione del progetto in suo aiuto deve essere la famiglia «partecipando alle misure politiche messe in campo e proponendo essa stessa degli interventi, così da diventare protagonista del superamento della propria condizione in modo duraturo» continua Abbruzzi.

L’augurio del presidente di L’Albero della Vita è che «il benessere dei bambini sia messo al centro dei ragionamenti di questo progetto di rinascita e divenga l’unità di misura del superamento della povertà nel nostro Paese».
In concreto, conclude Abbruzzi «è quanto mai urgente e responsabilità di ogni attore istituzionale e della società civile realizzare insieme una strategia strutturale di contrasto alle diverse forme di povertà dell’infanzia e della famiglia partendo dalle risorse e dai servizi disponibili, integrandoli e riorganizzandoli al fine di valorizzare le capacità di tutte le persone coinvolte in un progetto di aiuto e di crescita sociale».

In apertura foto di LLUIS GENE/AFP/Getty Images


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