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Chi si festeggia festeggiando la Maddalena

Era prostituta. Oggi la si festeggia come Santa. Secondo Silvano Petrosino, filosofo, è una figura che rivela un aspetto straordinario di Gesù: la sua libertà con le donne

di Anna Spena

Oggi si festeggia santa Maria Maddalena. Ci sono tante interpretazioni su chi sia questo personaggio che compare in più passaggi del racconto evangelico, e che probabilmente risponde a due figure diverse che hanno lo stesso nome. Tuttavia la tradizione più radicata, quella che è passata in tante rappresentazioni anche di artisti famosi come Caravaggio, è che Maddalena fosse una prostituta. E che nel celebre episodio della cena in casa di Simone, lavando i piedi di Gesù con l’olio e asciugandoli con i suoi capelli, avesse mostrato il suo amore per il Signore e il insieme il suo pentimento per la vita passata. Un episodio che da sempre ha appassionato Silvano Petrosino, filosofo e docente di semiologia in Cattolica, «perché dimostra quale rapporto avesse Gesù con le donne». Un rapporto di assoluta e sorprendente libertà. «Mi interessa capire, come lui guardava le donne, io penso che si sia innamorato di qualcuna, ne sono sicuro».

Che rapporto aveva Gesù con le donne?
La cosa sorprendete in riferimento all’epoca di Gesù è la libertà che aveva nei confronti e nel contatto con la donna che, all’epoca, era sempre considerata come un qualcosa di problematico legata all’idea di impurità. Il concetto di impurità legato alla donna rappresenta il primo punto critico.

E il secondo?
Che le donne con cui ha a che fare Gesù, sono molto spesso prostitute.

La Maddalena che ha rappresentato per Gesù?
La Maddalena probabilmente era una prostituta. Ho in mente un dipinto di Romanino, Cena in Casa di Simone il Fariseo, dove viene rappresentata benissimo la scena dove la Maddalena lava i piedi a Gesù con il profumo e poi li asciuga con i suoi capelli. Quella donna lì ha usato il corpo; il corpo è l’unica cosa che aveva. Si è dannata con il corpo e con il corpo si è anche salvata; l’ha usato per fare una cosa buona. La visione moralistica direbbe che il corpo è un male. Invece il corpo è sempre un dono: Gesù è fisico, corporeo, corporale. Asciugare i piedi è un atto intimo, erotico. Ma non è impuro.

Insieme alla libertà, quale altro elemento caratterizza il rapporto di Gesù con le donne?
L’assoluta tranquillità. Sia chiaro, la tranquillità non va confusa con l’assenza di giudizio. E il giudizio a sua volta non va confuso con la condanna. La Samaritana, con cui lui dialoga da solo al pozzo senza farsi nessun problema, è stat con cinque uomini: non è che dopo l’incontro di Gesù viene lasciata libera di fare… Gesù non la esclude, non la condanna, pero poi le dice “adesso basta”. La grandezza di Gesù sta nella decostruzione del concetto di purezza: lui lo cambia dall’interno. La purezza, per lui, è una questione di cuore. Lui tocca le donne, tocca gli ammalati, tocca i paralitici. L’errore che fanno i cattolici è dire “Gesù è buono”. Si è vero ma non era solo buono.


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