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Il primo franchising sociale? Sarà delle gelaterie

Agevolando, associazione che segue i percorsi dei ragazzi neomaggiorenni usciti da esperienze di comunità, case famiglie e affido, lavora al progetto di aprire una gelateria sociale a Bologna. L'idea è partita dalla Associazione Consulta Diocesana di Genova. L'ambizione infatti è quella di fare un franchising

di Redazione

Si chiama È Buono, è un progetto per realizzare un laboratorio per la produzione di gelato e – almeno nelle ambizioni – punta ad essere il primo Franchising sociale italiano. A gestire la gelateria saranno i ragazzi di Agevolando, l’associazione che accompagna giovani fra i 18 e i 29 anni usciti da percorsi in casa-famiglia, comunità di accoglienza o affido familiare. La gelateria aprirà a Bologna e ci lavoreranno giovani ex ospiti di comunità, case famiglia o che hanno avuto esperienze di affido. Una partnership è già stata siglata con la azienda Carpigiani, che si occuperà della formazione dei giovani.

Un progetto analogo è in fase di realizzazione anche a Genova grazie all’Associazione Ancoraggio-Ragazzi resilienti e alla Consulta Diocesana di Genova che hanno pensato, progettato, curato gli aspetti formativi per i ragazzi, realizzato il business plan in collaborazione con la società Deloitte che ha svolto quest’attività gratuitamente. È proprio la Consulta, in particolare Fabio Gerosa, ad aver avuto l'idea: Bologna e Genova così stanno lavorando insieme a un progetto che nasce già puntando in alto.

Perché il gelato? Per l’alta redditività del prodotto, per la possibilità avere fasi di lavoro di varia natura, semplici (sbucciare un frutto) e complesse (dosare gli ingredienti per ottenere la miscela corretta), in modo da offrire opportunità diversificate ai ragazzi; per la possibilità di creare in futuro punti vendita esterni al laboratorio, dove i giovani possano diventare imprenditori a partire dall’esperienza maturata (il primo Franchising sociale italiano).

Agevolando è la prima organizzazione in Italia nata dall’iniziativa di giovani ex ospiti di comunità/case famiglia o provenienti da esperienze di affido familiare, che hanno deciso di mettersi insieme per aiutare altri giovani nella loro stessa situazione. È nata a Bologna, ma si sta rapidamente diffondendo nel resto dell’Emilia Romagna e in altre regioni (Trentino, Veneto, Sardegna, Campania): uno dei suoi primi obiettivi è proprio favorire processi partecipativi e di autonomia su tematiche abitative, lavorative, sanitarie, relazionali.

Il progetto bolognese È Buono in questi giorni partecipa alla competition di La Buona Vernice, progetto di CSR di Renner Italia (qui il link per votare): in questo momento è sesto su 74 progetti. Il contributo de “La buona vernice” servirà a dare avvio al progetto per tutto quanto concerne la ristrutturazione e l’attrezzatura del locale gelateria e l’acquisto delle licenze.


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