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Sostenibilità sociale e ambientale

“Ecologia integrale”. Il Dossier Caritas su cura del creato e sfruttamento dell’ambiente

Alla vigilia della 1ª Giornata Mondiale di Preghiera e della 10ª Giornata Cei per la Cura del creato Caritas Italiana ha pubblicato un nuovo dossier (in allegato) dedicato in modo particolare al tema dell'ambiente e alla situazione che vive la Repubblica del Congo in Africa

di Redazione

Alla vigilia della 1ª Giornata Mondiale di Preghiera e della 10ª Giornata Cei per la Cura del creato (1° settembre 2015), riprendendo le sollecitazioni della recente Enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, Caritas Italiana pubblica un nuovo Dossier, dal titolo “Ecologia integrale. L’industria estrattiva mina sempre più ambiente e salute delle comunità locali” (scaricabile in allegato), dedicato in modo particolare al tema dell'ambiente e alla situazione che vive la Repubblica del Congo in Africa.

Nel documento si ricordano le condizioni ambientali della Terra con l'innalzamento costante delle temperature, il depauperamento progressivo degli ecosistemi, l'aumento dei disastri naturali del 470% negli ultimi 30 anni e la devastazione di intere comunità. «A livello mondiale sono ancora una volta i più i poveri – afferma il Dossier – a pagare il conto dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento».

Come per i precedenti Dossier, un focus è dedicato in modo particolare alla situazione di un Paese del mondo, la Repubblica del Congo, che vede l’avvelenamento di ambiente e persone ad opera delle compagnie petrolifere presenti nel paese. Questa situazione è «specchio di un modello di sviluppo globale insostenibile, ingiusto, violento». «Vi è una responsabilità imprenditoriale e politica – prosegue il documento -, incurante dell’impatto sociale e ambientale delle attività estrattive e dei sistemi produttivi. E una responsabilità individuale e collettiva nell’alimentare la cultura consumistica. Occorre una profonda revisione degli stili di vita e un incisivo impegno civico nel sollecitare imprese e governi a un deciso cambio di passo». Nel testo si ricorda poi l'impegno della Chiesa congolese, attiva su diversi fronti a difesa della popolazione locale, attraverso la commissione Giustizia e Pace e l’ufficio della Caritas.


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