Sanità & Ricerca

Germania: al via la prima causa legale contro la Bayer per i contraccettivi

Il 5 novembre, al tribunale regionale della città tedesca di Waldshut, inizierà una causa civile contro la compagnia farmaceutica Bayer. La parte lesa è Felicitas Rohrer che, dopo l'assunzione di una pillola contraccettiva ha sofferto di una grave embolia polmonare alla quale è sopravvissuta solo grazie a circostanze fortunate. La richiesta è la messa al bando delle pillole Yaz, Yasminelle e Yasmin

di Redazione

Il 5 novembre, al tribunale regionale della città tedesca di Waldshut, inizierà una causa civile contro la compagnia farmaceutica Bayer per l'aumento dei rischi legato alle nuove pillole contraccettive. La parte lesa è Felicitas Rohrer che, dopo l'assunzione di Yasminelle ha sofferto di una grave embolia polmonare alla quale è sopravvissuta solo grazie a circostanze fortunate.

Felicitas Rohrer così commenta: «Sono contenta che finalmente sia iniziata una causa in Germania. In molti altri paesi ci sono denunce pendenti contro la Bayer per le pillole contraccettive contenenti drospirenone e sono state pagate grosse cifre di indennizzo. Una decisione in tribunale è attesa da tempo». La Rohrer chiede 200 euro per danni materiali e morali. Il suo legale rappresenta anche altre 8 vittime.

A seguito degli inviti della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG Germania), Felicitas Rohrer ha presenziato più volte all'Assemblea degli Azionisti della Bayer, ma il Consiglio della Compagnia non ha mai accettato le sue offerte di dialogo né la sua richiesta di bandire i prodotti in questione.

Anche Philipp Mimkes del Consiglio della Coalizione chiede la messa al bando: «Lo scopo dei contraccettivi è di prevenire la gravidanza e le pillole precedenti lo raggiungono con altrettanta efficacia di quelle nuove. La maggior parte dei danni causati da Yasmin, Yaz e Yasminelle si potrebbero evitare. Noi speriamo che il processo porti almeno al bando di questi farmaci».

La massiccia pubblicità per Yaz e Yasmin è mirata in special modo a ragazze e donne in giovane età con promesse di riduzione di peso e sollievo dall'acne giovanile. La BayerR però non attira mai l'attenzione sul più accentuato profilo di rischio associato ai prodotti che contengono l'ormone drospirenone.

Studi dimostrano che per le pillole contenenti drospirenone, il rischio di embolia o trombosi è dalle due alle tre volte più alto che per le pillole di seconda generazione. In Francia il servizio sanitario nazionale non copre più i costi per le pillole contenenti drospirenone e il numero di trombosi letali nelle donne giovani è fortemente diminuito. Le autorità preposte alla salute in U.K., nei paesi del Benelux, in Danimarca e in Norvegia hanno emesso degli avvertimenti riguardo all'aumento di rischio con l'uso di queste pillole.

Nel 2014 il fatturato di questa famiglia di prodotti è stato di 768 milioni di euro. La Bayer ha già pagato indennizzi per 1,9 miliardi di dollari alle vittime del drospirenone negli Stati Uniti.


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