Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Sostenibilità sociale e ambientale

A Venezia il turismo responsabile corre sul web

Turisti e residenti della città lagunare si incontrano grazie al progetto VivoVenetia, vincitore del bando “Percorsi Creativi 2015” della Camera di Commercio, che propone soggiorni personalizzati ed esperienze particolari

di Marina Moioli

Non è una proposta adatta ai “turisti per caso”, ma sicuramente piacerà ai veri viaggiatori l’idea lanciata a Venezia dal progetto di turismo responsabile VivoVenetia. Nella città più minacciata al mondo dal turismo di massa è appena nata un’innovativa proposta di turismo responsabile e sostenibile: il portale multilingue di booking on line Vivovenetia.com che già ora in fase di start-up raccoglie più di 80 diverse attività che spaziano dal corso di voga, al noleggio bici, al tour guidato, all’entrata al museo. L’obiettivo del progetto, che è risultato vincitore del bando “Percorsi Creativi 2015” della Camera di Commercio di Venezia, è di crescere fino a diventare il punto di riferimento per chi arriva in Laguna.

L'iniziativa segna anche una nuova alleanza tra operatori del territorio e visitatori: si tratta di un portale che raccoglie le più belle offerte di attività in Laguna e in tutto il Veneto dando la possibilità ai partners iscritti, in particolare agli artigiani delle botteghe tipiche, alle imprese e agli artisti locali, di promuovere le proprie iniziative e agli utenti di personalizzare il soggiorno rendendolo davvero indimenticabile.

Ma cosa si può fare per vivere la “vera Venezia”? Si può, ad esempio, entrare in un laboratorio artigianale per imparare a creare le perle di vetro e realizzare con le proprie mani un souvenir originale, o visitare una stamperia di serigrafia artistica. Partecipare ad un corso di voga veneta o passare una giornata di pesca tra gli scenari di isole e barene. Essere accompagnati nel tipico mercato di Rialto per conoscere i prodotti locali e imparare le ricette della tradizione veneziana. Ma anche partecipare con i bambini ad una caccia al tesoro tra le calli, o avere accesso a luoghi poco noti. Per vivere Venezia e non soltanto ammirarla come fosse uno splendido spettacolo, spesso troppo affollato.

«Vogliamo proporre un nuovo modello di business vincente in un’ottica di sviluppo territoriale contro “l’effetto Disneyland” del turismo di massa che sta mortificando questa meravigliosa città al punto da farne un modello negativo. Penso ad esempio al Sindaco di Barcellona che ha dichiarato: “Non vogliamo finire come Venezia”», spiega Cécile Rousset, Ceo & Founder di VivoVenetia, con un passato nel settore no-profit e della cooperazione internazionale. «Il nostro obiettivo è eliminare la dicotomia tra visitatore e residente, spostandoci da un concetto di turismo classico ad uno pensato per chi vuole vivere un territorio, imparare, crescere, fare esperienza attiva. Sono consapevole che molte realtà imprenditoriali, che sono vere e proprie eccellenze per la creatività e tipicità territoriale, fanno fatica a sopravvivere perché non si promuovono efficacemente, e quindi non riescono a raggiungere il cliente finale. Se non siamo in grado di concludere le vendite, tutti i discorsi per cambiare le cose risultano solo parole al vento. Noi invece intendiamo creare un collegamento diretto tra domanda e offerta proprio grazie alle opportunità del commercio on-line e alla rete internazionale del nostro staff, in modo da rendere visibili al mondo le eccellenze di Venezia e del Veneto».

1/4

Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA