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Cooperazione & Relazioni internazionali

Kunduz, per Msf non ci può essere nessuna giustificazione

Il bilancio del bombardamento dell'ospedale a Kunduz vede dodici operatori di Msf e almeno 10 pazienti, tra cui 3 bambini, uccisi; 37 persone, tra cui 19 operatori di Msf, feriti.

di Redazione

«Oggi il governo degli Stati Uniti ha ammesso che è stato il loro attacco aereo a colpire il nostro ospedale di Kunduz e uccidere 22 persone tra pazienti e staff Msf. La loro descrizione dell’attacco continua a cambiare: da danno collaterale a tragico incidente, si cerca ora di scaricare la responsabilità sul governo afghano. La realtà dei fatti è che gli Stati Uniti hanno sganciato quelle bombe. Gli Stati Uniti hanno colpito un grande ospedale pieno di pazienti feriti e di staff Msf. L’esercito americano resta responsabile degli obiettivi che colpisce anche se fa parte di una coalizione. Non ci può essere alcuna giustificazione di questo terribile attacco. Con queste costanti discrepanze nei resoconti americani e afghani sull’accaduto, la necessità di una investigazione completa, trasparente e indipendente è ancora più cruciale» ha dichiarato Christopher Stokes, direttore generale di Medici senza Frontiere lunedì 5 ottobre.

Nella foto l'ospedale di Kunduz in fiamme dopo il bombadamento


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