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Crescono gli stipendi degli insegnanti, ma non in Italia

Il report annuale Eurydice rileva un aumento degli stipendi degli insegnanti in 23 Paese europei, dopo due anni di blocchi o cali. L'Italia è fra i sei Paesi che ha ancora gli stipendi congelati

di Redazione

Nel 2015 lo stipendio degli insegnanti è tornato a crescere nella maggior parte dei Paesi europei, tranne che in Italia. Secondo i dati del report annuale della Commissione Europea Teachers' and School Heads' Salaries and Allowances in Europe, in 23 Stati lo stipendio degli insegnanti a settembre 2015 era più alto di quanto lo fosse un anno prima: nei due anni precedenti in molti Paesi gli stipendi erano calati per via della crisi economica.

Solo la Serbia ha registrato un calo degli stipendi (a febbraio 2015 i salari sono stati ulteriormente tagliati dinanzi allo sciopero ad oltranza per il taglio del 10% deciso a novembre 2014), mentre in sei paesi, fra cui l’Italia, gli stipendi sono congelati. Con l’Italia ci sono Grecia, Cipro, Lituania, Slovenia e Liechtenstein.

Una vera e propria riforma dei salari degli insegnanti c’è stata in Croazia, Slovacchia e Islanda. Dieci Paesi (Belgium – French and Flemish Communities, Irlanda, Francia, Polonai, Finlandia, United Kingdom e Montenegro) non hanno fatto registrare significativi cambiamenti.


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