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La High School riflette sul “So-stare ai margini”

Seconda edizione del momento di formazione in programma a Milano dal 16 al 18 ottobre: tre giorni dedicati alla costruzione e comprensione dei nuovi orizzonti per rispondere ai bisogni sociali

di Redazione

"So-stare ai margini – nuovi orizzonti per rispondere ai bisogni sociali" questo il titolo della seconda edizione della High School delle Misericordie che si tiene a Milano dal 16 al 18 ottobre. Il focus della tre giorni il costruire conoscenze e capacità per costruire risposte efficaci a soddisfare i nuovi bisogni sociali.

Si tratta di un momento privilegiato di formazione interna e di crescita della classe dirigente delle Misericordie per approfondire gli aspetti valoriali e motivazionali dell'essere Misericordie, l’evento vuol essere anche un’occasione di verifica e riflessione. Partendo dall’illuminante intervento di Marco Guzzi dell’anno scorso col suo “terremoto antropologico”, questo secondo appuntamento si incentra sull’importanza per il movimento delle Misericordie di posizionarsi in quella zona grigia della sofferenza, della difficoltà, delle mancanze (in termini di cittadinanza, risorse per vivere, carenze culturali e formative), dei passaggi (da un situazione di difficoltà a una speranza di vita).

Si chiama “So-stare ai margini” perché oggi è fondamentale riuscire a starci con capacità e competenze, con coraggio e motivazione, con forza contestuale e sinergia di Movimento nel suo insieme.

Le riflessioni della tre giorni, (in allegato il programma) a partire dall’analisi dei problemi più urgenti e attuali con cui le nostre associazioni hanno a che fare ogni giorno nelle comunità in cui operano, cercheranno di far emergere le risposte a questi problemi da parte delle Misericordie, quali luoghi di servizio, ascolto e accoglienza dei più bisognosi. Come di fronte a questa nuova “ufficiale” larga marginalità si può muovere una organizzazione come la Misericordia? Quali responsabilità, quali ruoli, verso un welfare abilitante e generativo?

Si cercherà di trovare risposte a tutte queste domande, tenendo anche conto dell’anno straordinario che si sta per aprire: in questo senso, infatti, come possono le Misericordie, nell’anno del Giubileo costruire un cammino che sappia coniugare la loro innata spiritualità con la praticità legata alla soluzione di problemi sociali?

A partire da queste e altre questioni cercheranno di instaurare una riflessione profonda e un proficuo dibattito i numerosi ospiti di rilievo invitati a partecipare: don Roberto Davanzo, direttore della Caritas Ambrosiana, Mauro Magatti, docente della Facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica di Milano, Luca Fazzi, professore associato della Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento, Gianfranco Marocchi, co-direttore della Biennale della Prossimità di Genova, Stefano Arduini, caporedattore centrale di Vita, Giancarlo Penza, membro della Comunità di Sant’Egidio, don Francesco Spinelli del Pontificio consiglio nuova evangelizzazione e Alessandro Pinna, presidente della sottosezione Unitalsi di Roma.