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FuckUp Nights: se il fallimento diventa cool

Sbarcano a Milano le FuckUp Nights, l’evento in cui gli imprenditori condividono con il pubblico le proprie storie di fallimento, per capire cosa è andato storto, esorcizzare la vergogna e fare tesoro di quello che si è imparato, sbagliando

di Ottavia Spaggiari

“Il successo non è definitivo e il fallimento non è fatale”, è il motto della prima FuckUp Night italiana, l’evento che punta a cambiare l’accezione negativa del fallimento, trasformandolo in uno strumento di apprendimento, attraverso il racconto di storie in prima persone, perché, si sa, non solo sbagliando si impara ma, forse, se qualcuno non ha mai fallito significa che non ci ha mai nemmeno provato.

Quello che si preannuncia come l’evento più catartico dell’anno, approda a Milano, il 22 ottobre, organizzato da Impact Hub, il principale network di innovatori sociali al mondo.

Nate in Messico nel 2012, per condividere pubblicamente storie imprenditoriali che non hanno funzionato, le FuckUp Nights portano sul palco imprenditori, che offrono al pubblico le proprie storie, per condividere esperienze e conoscenza ed esorcizzare lo spettro del fallimento.

Ospiti della prima serata Riccardo Zilli di Tannico, l’e-commerce di vino di alta qualità a prezzi competitivi, Augusto Pirovano e Matteo Uguzzoni di Urban Games Factory, la prima casa di produzione italiana di giochi urbani e Fabio Zaffagnini, organizzatore, lo scorso luglio, di Rockin'1000, l’esibizione spettacolare che ha visto 1000 musicisti suonare contemporaneamente lo stesso brano, chiedere ai Foo Fighters un concerto a Cesena, il video ha superato i 25 milioni di like, ma anche all’ombra di questo successo, qualcosa forse è andato storto.

L’evento è andato sold out in 24 ore ma è comunque possibile seguire la diretta Twitter sul profilo di FuckUp Nights Milan (@FuckUpMilan).


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