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Remote Milano: un nuovo sguardo sulla città

Uno spettacolo itinerante, un viaggio collettivo, una Milano mai vista prima. È un'idea dei Rimini Protokoll, uno dei più premiati collettivi artistici d’Europa, punto di riferimento per tutto il teatro d’avanguardia. Lo spettacolo è a Milano, fino al 25 ottobre, per il secondo anno consecutivo, grazie alla collaborazione con l'associazione culturale Zona K.

di Cristina Barbetta

Un viaggio collettivo dentro Milano, una performance, un gioco, un percorso a piedi che interroga, suscita domande.
E fa vedere la città da una prospettiva completamente diversa.

Si chiama Remote Milano ed è un progetto dei Rimini Protokoll, uno dei più premiati collettivi artistici d’Europa, punto di riferimento per tutto il teatro d’avanguardia.
Nel 2011 il lavoro dei RiminiProtokoll, collettivo tedesco con sede a Berlino, ha vinto il Leone d’Argento alla Biennale di Teatro di Venezia. Al centro della loro ricerca c'è il continuo sviluppo di mezzi espressivi tipici del teatro per creare nuovi sguardi sulla realtà.

Dopo Tallin, Santiago, New York, San Pietroburgo, Vienna, Parigi e Berlino, e dopo il grande successo dell'anno scorso a Milano, il collettivo torna nel capoluogo lombardo, grazie alla collaborazione con Zona K, associazione culturale con sede all' Isola, per progettare, produrre e promuovere cultura.
50 persone che non si conoscono, un’ “orda” munita di cuffie e guidata da una voce artificiale “sciama” a piedi attraverso Milano.
Colonne sonore e registrazioni trasformano il percorso in un film collettivo.

Come spiega Stefan Kaegi, co-fondatore dei Rimini Protokoll, assieme a Helgard Haug e Daniel Wetzel : « Si prende distanza dalla città, si fa un passo indietro, cosa che normalmente è difficile fare, e la si guarda da un'altra prospettiva, come se fosse un film».
Un film che si sta vivendo in prima persona con altri 50 partecipanti. E in cui si è allo stesso tempo attori e spettatori, audience e protagonisti.
E’ un nuovo modo di vedere la realtà, una percezione diversa di quello che ci sta intorno.

Il percorso, di un'ora e mezza circa, parte dall'Ossario del Cimitero Monumentale, fa tappa alla Stazione Garibaldi e alla Piazza Gae Aulenti, nel quartiere di Porta Nuova, per terminare sul tetto dell'Ospedale Fatebenefratelli. Si può partecipare a Remote Milano da giovedì a domenica, fino al 25 ottobre 2015. La performance fa parte dei percorsi Expo in Città.

In base a quali criteri è stato scelto il percorso a piedi all’interno di Milano?
Lo spiega Valentina Picariello, che ha fondato Zona K con Valentina Kastlunger e Alessia Salerno : «I Rimini Protokoll hanno una drammaturgia già scritta, sulla base delle città in cui hanno portato lo spettacolo in precedenza, con luoghi che individuano come tipici di ogni città: il parco, l'ospedale, i mezzi di trasporto, il cimitero, la parte nuova della città…»

«L'esperienza di Remote Milano tocca diversi livelli e si presta a molte letture», continua Valentina Picariello.
E' una riflessione sul rapporto con lo spazio pubblico, con la natura e la tecnologia, su che cosa significhi essere individuo all’interno di un gruppo.
Come bisogna comportarsi in un gruppo? Bisogna seguire gli altri o agire indipendentemente? Chi controlla chi? C’è autonomia nel prendere le decisioni?

È anche una riflessione sul senso e la precarietà della vita e sulla morte.
L’intelligenza artificiale ironizza, provoca e mette in discussione.

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Tutte le foto dell'articolo sono di Zona K/Luca Meola.


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