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Cooperazione & Relazioni internazionali

A Comerio i migranti aiutano gli italiani disoccupati

Un progetto-pilota di mutuo aiuto avviato grazie alla generosità del primo cittadino e al coinvolgimento di tutta la comunità

di Marina Moioli

Non vuol sentir parlare di bontà o, peggio, di buonismo Silvio Aimetti, sindaco Pd a capo di una lista civica a Comerio, paese di circa 2.600 abitanti in provincia di Varese, che ha messo a disposizione un appartamento per ospitare cinque migranti provenienti dal Bangladesh.

«A luglio, quando c'è stata l'emergenza profughi sono rimasto impressionato, come tutti, dall'ampiezza del fenomeno. Ho solo cercato di dare una risposta concreta alla classica domanda: "Perché non li ospiti a casa tua?"», dice. Lui ha subito raccolto l'invito («anche motivato dalle parole di Papa Francesco», svela) e ha ceduto in comodato d'uso alla cooperativa Lotta contro l'emarginazione che gestisce l'accoglienza ai rifugiati un appartamento di sua proprietà che era sfitto. «Invece di percepire l'affitto, ho deciso di rinunciarci e di devolvere la somma all'attuazione di progetti per avviare al lavoro disoccupati italiani. La cooperativa risparmia dei soldi, li rimette in circolo per pagare i disoccupati italiani e aiutarli nell’inserimento lavorativo», spiega il primo cittadino di Comerio. Il progetto, che andrà avanti per tutto il 2016, riguarda per ora due persone del paese, disoccupate da tempo e seguite dai Servizi Sociali del Comune, che partecipano a stage di formazione e vengono retribuite con 280 euro al mese.

«Il progetto è partito e sta funzionando bene. Adesso nulla vieta che altri seguano il mio esempio. Io non sono ricchissimo, però mi considero una persona fortunata e ho rinunciato volentieri a un piccolo introito per dare un segnale a tutta la comunità. Ma ci sono tante altre persone che potrebbero fare molto con un minimo sforzo», aggiunge Aimetti.

Oltre al sindaco e alla cooperativa Lotta contro l’emarginazione a Comerio si è attivato un vero e proprio team che comprende la Caritas, le scuole del paese, la chiesa cattolica, la chiesa luterana. Il progetto di accoglienza riguarda sette ragazzi stranieri che hanno iniziato lunedì scorso a lavorare nelle strade del comune di Comerio. Sono cinque cittadini del Bangladesh, ospitati nella casa del sindaco, e due ghanesi. Puliscono dalle foglie secche le strade del paesino, fanno lavori di pulizia a manutenzione, e saranno anche impiegati per aiutare gli scolari ad attraversare la strada. «Puntavamo a una esperienza di maturazione per tutta la nostra comunità. I ragazzi del Bangladesh stanno partecipando ai corsi di italiano e hanno già imparato alcune frasi per farsi capire e comunicare», conclude Aimetti.


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