Attivismo civico & Terzo settore

Guido Aggiustagiocattoli: l’aiutante di Babbo Natale a Roma

Da quando è in pensione Guido Pacelli con l'associazione Salvamamme fa tornare a nuova vita i giochi che vengono donati per essere regalati ai piccoli delle famiglie in difficoltà. Un "lavoro" che dura tutto l'anno e che in queste settimane entra nel vivo. 20mila i regali che saranno distribuiti a dicembre in tutta Italia

di Antonietta Nembri

Ma chi l’ha detto che gli aiutanti di Babbo Natale sono elfi che vivono al circolo polare artico? Ne abbiamo incontrato uno: non veste di verde e rosso, non ha le orecchie a punta e soprattutto non vive al Polo Nord perché è un romano di Roma. Tutti lo conoscono come Guido Aggiustagiocattoli e da quattro anni aiuta a rendere concreti i sogni di migliaia di bambini facendo tornare a nuova vita i giochi che a migliaia vengono donati all’associazione Salvamamme. Manca poco più di un mese a Natale, ma nella sede dell’associazione i preparativi per far sì che 20mila bambini di tutta Italia ricevano un dono per le prossime feste sono febbrili. Sabato 7 novembre Salvamamme ha aperto le porte della sua sede. «Sono stati davvero tanti gli aiutanti di Babbo Natale che sono venuti a trovarci», confida la presidente Grazia Passeri. «Siamo riusciti a impacchettare almeno un migliaio di giocattoli. Questi piccoli regali sono la ciliegina sulla torta della nostra attività a favore delle famiglie in difficoltà. Adesso noi siamo nella sede della Cri (via Ramazzini15 a Roma) ma questo spazio non basta per aiutare le migliaia di persone che si rivolgono a noi per un aiuto».

Nella Gallery qui sotto alcuni momenti della "Operazione Salvanatale" di sabato 7 novembre

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All’associazione i giocattoli arrivano sia dalle grandi catene di distribuzione che li scartano sia da altri bambini che cresciuti decidono di donare un loro vecchio gioco a un bambino meno fortunato. Ma come far sì che una bambola torni a camminare, piangere o parlare, o un trenino e una macchina a correre? È qui che entra in campo Guido Aggiustagiocattoli che, pensionato Alitalia, è un vero e proprio genio della tecnica.

«Dopo 37 anni in Alitalia sono andato in pensione e da quel momento, quattro anni fa, ho trovato un nuovo “lavoro”, qui», racconta Guido che porta un cognome importante: Pacelli «come il vecchio Papa, ma non siamo parenti», romano, 64 anni. A colpirlo al cuore, lui che ha lavorato come caporeparto al controllo qualità di Alitalia, è stato il vedere tanti giochi che senza il suo intervento avrebbero dovuto essere buttati perché non funzionanti. «Uno spreco, mi sono detto: Perché non proviamo a ripararli?»

E le riparazioni funzionano perché a volte basta davvero poco: saldare un filo, sostituire i contatti «Per un tecnico non si tratta di cose complicate e infatti recuperiamo l’80% dei giochi elettrici che il nostro consumismo ci spinge a buttare al macero», osserva Guido che dà anche alcuni suggerimenti, frutto di quattro anni di esperienza: «Togliete sempre le pile quando non usate un giocattolo per un po’. Le pile oltretutto possono rilasciare sostanze tossiche, inoltre ossidano i contatti ed è questo uno dei danni ricorrenti che troviamo nei giocattoli che ci regalano i privati. Saldare un filo, sostituire i contatti ossidati poi è una cosa semplice ».

Quindi molti giocattoli scartati potrebbero essere ancora “buoni”. «I difetti di quelli nuovi sono facilmente riparabili, ma c’è da dire che io lo faccio come volontario, anche se per me ormai questa passione è diventata un lavoro, vengo qui tutti i giorni e non solo nel periodo prima di Natale» confida Guido che da quattro anni passa le sue giornate tra bambole, trenini, macchinine e aeroplanini. Ne avrà aggiustati migliaia «Non sono in grado di fare un conto» ammette.
Grazia Passeri, la presidente di Salvamamme una cifra però è in grado di darla: «100mila almeno i giocattoli che in questi quattro anni sono passati da noi per essere donati ai bambini e non solo a Natale». I giochi, infatti, sono vengono distribuiti tutto l’anno, ma soprattutto sono raccolti sempre. «Nel periodo tra novembre e gennaio abbiamo un picco di offerte di giochi, ma il nostro lavoro dura 12 mesi» continua Guido che non usa il plurale a caso. Se è vero che lui è l’Aggiustagioccatoli, a dargli una mano ci sono altri volontari che si occupano di verificare, provare e sistemare migliaia di giocattoli «quando non funzionano allora intervengo io, ma loro fanno la prima selezione perché a volte ci donano giochi che non solo non funzionano, ma sono proprio rotti e purtroppo quelli non possiamo recuperarli».

Per Salvamamme i preparativi per il Natale dei tanti bambini in difficoltà sono febbrili e per aggiornare sull’avanzamento dell’iniziativa, trovare nuovi volontari per la distribuzione dei doni e per sensibilizzare è stata appena aperta la pagina Facebook “Operazione Salvanatale”


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