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Economia & Impresa sociale 

Lezioni di engagement

Il manuale per gestire 
i rapporti con gli investitori redatto con il supporto di CSR Manager Network ed alcune blue chip italiane, tra cui Terna che sarà presentato il 12 novembre in Borsa Italiana all’interno della quarta edizione della Settimana SRI

di Redazione

Un manuale a uso e consumo delle società quotate per gestire il dialogo con gli investitori e possibilmente evitare scivoloni in stile Volkswagen/dieselgate. A presentarlo (iol 12 novembre) è il Forum della Finanza Sostenibile in occasione di un evento ad hoc nella cornice della Settimana Sri (dal 5 al 18 novembre a Milano).

Il termine “engagement” viene inteso nel manuale come il dialogo tra investitori e imprese e come esercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazione al capitale azionario. In particolare, la nozione di engagement adottata dal Forum per la Finanza Sostenibile fa riferimento all’avvio di un confronto tra investitori e imprese incentrato sugli aspetti ambientali, sociali e di governance (o Esg, dall’inglese Environmental, Social and Governance). Si tratta di un processo di lungo periodo, finalizzato a influenzare positivamente i comportamenti dell’impresa e ad aumentarne il grado di trasparenza. L’engagement può inoltre assumere forme diverse, a seconda delle asset class e delle strategie di investimento (attivo versus passivo, qualitativo versus quantitativo).

Ci sono due tipologie principali di engagement: il soft engagement – che comprende incontri periodici tra investitori e rappresentanti dell’azienda, conference call, invio di relazioni – e l’hard engagement – che include la presentazione di mozioni finalizzate all’integrazione dell’ordine del giorno e il voto nelle assemblee degli azionisti.

Ryanair negli scorsi mesi è stata oggetto di un’ondata di disinvestimenti ed esclusioni da parte dei fondi pensione danesi che accusavano la compagnia irlandese di non rispettare gli standard dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (in particolare in materia di rispetto della libertà d’associazione e di contrattazioni collettive). Cometa, il principale fondo negoziale italiano (400mila iscritti e oltre 8 miliardi di euro di patrimonio in gestione), ha invece avviato una nuova iniziativa di engagement sul tema dei diritti dell’infanzia. Insomma, sempre di più chi non cura i rapporti con gli investitori responsabili rischia di tasca sua.


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