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I doni del Cardinale Scola all’asta per chi ha perso il lavoro

Si tratta di 84 pezzi regalati all'arcivescovo. I proventi andranno al Fondo Famiglia Lavoro della Diocesi di Milano che dal 2013 a oggi ha erogato aiuti a 3.535 persone. «L'esperienza del Fondo continuerà anche nel 2016 e diventerà strutturale» ha annunciato monsignor Luca Bressan

di Redazione

La crisi anche se pare attenuarsi non è finita e lo dimostrano le richieste di aiuto che continuano a giungere al Fondo Famiglia Lavoro della Diocesi di Milano. Ed è proprio per questo motivo che viene lanciata l’iniziativa benefica “I regali del Cardinale per chi ha perso il lavoro”. Vanno infatti all’asta gli oggetti che l’arcivesvoco ha ricevuto in dono per questa iniziativa e che a sua volta intende offrire a beneficio delle famiglie in difficoltà.

In catalogo (consultabile online) si trovano 84 pezzi di cui 18 icone, 13 oggetti di antiquariato (come stampe, una copia della Divina Commedia del 1883), 8 creazioni di oreficeria e argenteria (anelli, bracciali, parure), 45 oggetti vari. Tra le opere anche un crocifisso etiope utilizzato per le processioni e un’icona raffigurante Sant’Ambrogio che tiene nelle mani la città di Milano in segno di protezione.

«Molti di questi oggetti, soprattutto i preziosi, sono stati affidati al Cardinale con la richiesta esplicita dei donatori che, tramite questa iniziativa, potessero alimentare il Fondo Famiglia Lavoro» ha spiegato Gianna Pigazzini, assistente del cardinale Scola, durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa svoltasi stamattina nel Palazzo arcivescovile . «Ad esempio, una vedova ha scelto di donare un anello di smeraldi che le aveva regalato il marito prima di morire, una nobile signora milanese di cento anni, ci ha offerto gli ultimi suoi gioielli».

La gestione dell'iniziativa è affidata al Rotary club Meda e delle Brughiere. «La nostra azione è volta al miglioramento della qualità delle vita delle persone all’interno delle comunità dove vivono. Per di più quest’anno il moto rotariano è “Siate dono nel mondo”. Una ragione in più per dare il nostro supporto a questa iniziativa», ha osservato il presidente Rotary club Meda e delle Brughiere Marco Amistani.

Nonostante il Fondo Famiglia Lavoro si confermi al centro di una grande gara di solidarietà che ha coinvolto soprattutto i singoli (dal 2013 da privati cittadini e dai fedeli delle parrocchie sono arrivati oltre 3 milioni di euro) mancano ora 386.100 euro per consentire a 168 famiglie che aspettano un aiuto di passare un Natale migliore.

Dall’inizio del 2013 ad oggi, il Fondo Famiglia Lavoro, ha erogato aiuti a 3.535 persone, per un importo complessivo di 6.764.435 euro. I beneficiari sono stati per il 40% italiani, per il 60% stranieri, molti immigrati di origine islamica. «Dopo i fatti tragici di Parigi, la cosa peggiore che potremmo fare è chiuderci nelle nostre paure e lasciare indietro chi è in difficoltà. Il Fondo Famiglia Lavoro, invece, è un modo per tenere le porte aperte, per creare legami e tessuto sociale. In questo senso è anche uno strumento di prevenzione, ben espresso proprio da una delle icone donataci quest’anno e che raffigura Sant’Ambrogio che protegge Milano», ha sottolineato monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione sociale della Diocesi di Milano.
«L'esperienza del Fondo Famiglia Lavoro continuerà anche nel 2016 e diventerà strutturale, uno strumento per consentire alla Diocesi di riflettere e agire sulla solidarietà, la crisi e l'occupazione. Interverremo in particolare per l'inserimento lavorativo di chi ha perso il posto», ha annunciato monsignor Bressan.

Coloro che fossero interessati a una delle opere in catalogo possono chiamare il numero dedicato 3407442797 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9,30 alle 11,30 e dalle 16.30 alle 19; sabato dalle ore 9 alle 11) oppure inviare una mail all’indirizzo rotarymeda.famlav[at]libero.it indicando per ciascuna opera il numero e l’importo offerto. Nell’arco delle 48 ore si riceverà la risposta circa l’assegnazione delle opere, che potrà anche essere negativa qualora nello stesso lasso di tempo pervenisse un’offerta più alta.

I beneficiari delle donazioni saranno le persone che si rivolgono al Fondo Famiglia Lavoro per chiedere aiuto.

In apertura foto di Giuseppe Cacace/Afp/Getty Images


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