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Viaggi in Iran nelle immagini di Basilico e Pasquali

Quarantatre anni separano i due racconti fotografici. In mostra a Milano "Iran 1970" di un Gabriele Basilico "prima di Basilico" come ha scritto Luca Doninelli e "The other alf" di Masiar Pasquali.

di Antonietta Nembri

Un’unica meta. Due viaggi diversi, per tempo epoche e motivazione. Un confronto impossibile tra due racconti per immagini che vengono presentati nella mostra “Viaggi in Iran” dove si possono ammirare le immagini che Gabriele Basilico ha realizzato nel 1970 e le fotografie che Masiar Pasquali ha scattato nel 2013. I quarantatre anni che separano i due racconti per immagini sembrano molti di più.

“Iran 1970” questo il titolo della raccolta di scatti di Basilico che intraprese un viaggio attraverso Turchia e Iran e realizzò una serie di immagini in bianco e nero che raccontano i paesaggi, la strada, le architetture e gli incontri. Perché quelle che si potranno ammirare alla Galleria Bel Vedere di Milano non sono solo fotografie di viaggio, sono la testimonianza di un “Basilico prima di Basilico”, come ha scritto Luca Doninelli che ammette: «Non sappiamo se questo viaggio documentato da un giovane Gabriele Basilico, si possa rubricare sotto la voce “romanzo di formazione”. Ai biografi la sentenza». Quello che emerge dalle immagini è infatti un appassionato di fotografia sociale che non evita la gente che, anzi ne cerca lo sguardo.

Scrive ancora Doninelli che forse il suo amore per l’opera di Basilico e «per la grande persona umana che è stato» nasce «da questa scoperta di un romanzo segreto dentro di lui. E poco importa sapere se quel romanzo avesse la forma di un viaggio a Teheran in automobile o di qualcos’altro. A me basta aver compreso che quel romanzo segreto esisteva, e in queste foto si vede impresso sull’altra faccia della fotografia». Gabriele Basilico, scomparso nel 2013, è considerato uno dei maestri della fotografia contemporanea, quest’anno l’Ordine degli architetti di Milano ha creato un premio in suo nome il “Basilico Prize in Architecture and Landscape Photography”

Masiar Pasquali, il suo viaggio in Iran lo compie nel 2013 e nel suo “The other alf” il percorso è quello di un ritorno alle radici. «Sono a metà italiano e metà iraniano» scrive Pasquali, classe 1983. «Quando avevo 9 anni i miei genitori si sono separati e mia madre è ritornata in Iran. Nel 2013 ho deciso di fare un viaggio a Teheran per incontrare mia madre e l’altra metà della mia famiglia, per la prima volta dopo 15 anni». Un racconto, quello di Pasquali, che prende il via dal ritrovamento di vecchie foto ed entra nella realtà dell’Iran di oggi, nella casa della madre e nei paesaggi che si scorgono dalla finestra. Un diario intimo nel quale pubblico e privato si mescolano e insieme raccontano una storia personale che uno spaccato del Paese.

I due percorsi per immagini sono in mostra fino al 19 dicembre e dal 7 al 16 gennaio 2016 alla Galleria Bel Vedere di via Santa Maria Valle 5 a Milano (da martedì a sabato ore 15-19).
Ingresso libero


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