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Politica & Istituzioni

Stop ai diplomifici: ispezioni in una scuola paritaria su tre

Parte il piano previsto dalla legge La Buona Scuola: 673 istituzioni scolastiche nell’anno 2015/16 avranno un'ispezione sui requisiti per il riconoscimento della parità. Di queste, 532 sono scuole superiori.

di Sara De Carli

Il comma 151 della Buona Scuola prevede la detraibilità di 400 euro per le spese sostenute per la frequenza di scuole paritarie, a partire dalla scuola dell’infanzia e fino alla scuola secondaria di secondo grado. Il comma successivo – quasi in un riequilibrio preventivo delle parti – lanciava un piano straordinario di verifica sulle scuole paritarie, diretto in particolare contro i “diplomifici”. Ora il Piano straordinario prende il via: sono 673 le istituzioni scolastiche di cui nell’anno scolastico 2015/16 sarà verificato il mantenimento dei requisiti per il riconoscimento della parità. Di queste, 532 sono scuole superiori. Complessivamente si tratta di oltre il 30% delle 1.526 scuole paritarie di II grado. Particolare attenzione – dice il Miur – sarà posta agli istituti secondari di II grado dove viene rilevata una forte differenza fra il numero di ragazzi iscritti al primo anno e quello di iscritti all'Esame di Stato.

Quali sono i punti da verificare, secondo quanto dice le legge? La coerenza del piano triennale dell'offerta formativa con quanto previsto dalla legislazione vigente; il rispetto della regolarità contabile, il principio della pubblicità dei bilanci e della legislazione in materia di contratti di lavoro. Il Miur cita anche l'elaborazione e la pubblicazione del rapporto di Autovalutazione (RAV). E soprattutto antenne ritte contro i “diplomifici”: lo dice nero su bianco la legge, se i diplomati sono troppi rispetto al numero degli alunni iscritti al primo anno, c’è un problema.

Il Piano è già partito nelle Marche e in Abruzzo. Il seminario "La Buona Scuola e il sistema delle scuole paritarie" che si è svolto al Miur il 30 settembre scorso è stato il primo appuntamento a cui sono seguite riunioni tecniche a valle delle quali è stato elaborato il Piano di interventi. Un apposito gruppo di lavoro ha prodotto una scheda di rilevazione-tipo da adoperare su tutto il territorio nazionale.

foto PASCAL PAVANI/AFP/Getty Images


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