Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Comitato editoriale

Haiti: a 6 anni dal terremoto la situazione resta difficile

Sono ancora troppe le persone che soffrono di fame, miseria e malattie e che vivono in tende o baracche. L’intenso lavoro della Fondazione e di NPH Haiti, che assistono migliaia di bambini

di Redazione

A sei anni dal terremoto che nel gennaio 2010 distrusse Haiti causando 230.000 morti, 300.000 feriti e 1 milione di sfollati ancora oggi 65.000 persone vivono in tendopoli e la situazione rischia di peggiorare dopo che la legislazione della vicina Repubblica Dominicana ha costretto migliaia di haitiani a rimpatriare forzatamente poiché sprovvisti di documenti di identificazione, quasi impossibile da procurarsi (fonte IOM).

La Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus con Padre Rick Frechette, medico in prima linea da 29 anni direttore di NPH Haiti, continua a portare ogni giorno attenzione e aiuto a migliaia di bambini che necessitano ancora oggi enormemente di cure mediche, un tetto, cibo, la possibilità di frequentare la scuola, di avere un futuro.

In Haiti 1 bambino su 2 non va a scuola, 1 su 3 non arriva a 5 anni per malnutrizione e malattie curabili, il 70% delle persone non ha lavoro. Dopo il terremoto, l’isola è stata colpita anche da 2 uragani e dal colera che dal 2010 ad oggi ha causato circa 9.000 vittime (su un totale di circa 730.000 colpiti) e che nei primi mesi del 2015 ha visto crescere anche di tre volte i casi rispetto all’anno precedente.

NPH – Nuestros Pequenos Hermanos, l’organizzazione umanitaria rappresentata in Italia dalla Fondazione Francesca Rava, presente in Haiti dal 1987, continua nel suo operato, dando lavoro a 1600 haitiani e assistendo fino a 1 milione di persone l’anno, con ospedali tra cui il Saint Damien che assiste 80.000 bambini l’anno, scuole per 10.000 bambini, case orfanotrofio con 760 bambini, distribuzione di cibo, ricostruzione di case, per assicurare assistenza immediata. Ma il lavoro è intenso anche per permettere sempre più agli haitiani di rendersi indipendenti dagli aiuti, con centri di formazione professionale, sostegno allo studio universitario di centinaia di ragazzi, progetti di autosostenibilità come l’autoproduzione di ossigeno medicale per gli ospedali NPH e la produzione di energia solare, attività di business sociale come la tostatura e macinatura di caffè, allevamenti di polli e pesci, coltivazione di frutta e ortaggi, impiegati nella lotta alla malnutrizione, insegnare un mestiere e dare lavoro a centinaia di persone.

( nelle foto alcune delle attività curate ad Haiti da Fondazione Rava – NPH – Foto di A. Grassani)

1/6

L’Ospedale NPH Saint Damien, unico pediatrico dell’isola, centro di riferimento nei soccorsi del 2010 quando fu base di organizzazioni internazionali, della Marina Militare e della Protezione civile Italiane, assiste 80.000 bambini l’anno ed è dotato di Maternità e Neonatologia che salvano ogni anno 4.000 mamme e bambini, 150 posti letto pediatrici, 4 sale operatorie, ambulatorio chirurgico, pronto soccorso, day hospital, reparto per il recupero dei bambini malnutriti, l’unico programma oncologico del paese, radiologia digitale, clinica dentale, farmacia con laboratorio galenico, un padiglione per le vaccinazioni e il trattamento dell’HIV, un centro colera per 20.000 pazienti l’anno. Nel 2015 la Fondazione ha avviato un programma di formazione di chirurghi pediatrici haitiani per assicurare assistenza 24ore/24 e aumentare il numero dei bambini operati/anno, da 500 a 1500, grazie a chirurghi volontari italiani in collaborazione con la Società Italiana di Chirurgia Pediatrica. Su 10,5 milioni di abitanti infatti al momento esistono solo 3 chirurghi pediatrici di cui 2 già operano al Saint Damien.

Nel corso del 2016 la Fondazione avvierà la quarta panetteria (grazie ad Obicà) fatta arrivare alla fine del 2015 in Haiti dall’Italia con un container attrezzato “chiavi in mano”, a Limonade dove il team di Padre Rick gestisce già una scuola con 150 bambini. Come con le altre 3 panetterie avviate a Fond de Blanc, a Les Cayes, a Cité Soleil, servirà a portare ogni giorno fino a 1.000 panini per i bambini della comunità, lavoro e formazione professionale ai giovani.

A Francisville città dei mestieri, centro di formazione produttivo e professionale per giovani, dove sono operativi pastificio, panificio, sartoria officina meccanica, laboratorio di burro d’arachidi, sono stati realizzati negli ultimi due anni un allevamento di pesci tilapia (96.000 pesci all'anno) e di polli (4.000 all’anno per un totale di 6.000 uova al mese); di questi 2.000 sono destinati ai bambini degli orfanotrofi, ai piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico e gli altri 2.000 alle donne che li vendono nei locali mercati come forma di social business; un progetto di riforestazione e autoproduzione di frutta e verdura (realizzato grazie a Nespresso) ha permesso di piantare 8.000 alberi di manghi, palme, moringa, realizzare un sistema di canali per il riciclo delle acque delle vasche dei tilapia, per fertilizzare ed irrigare il terreno che è diventato di nuovo verde, ombroso e fruttifero. E’, inoltre, appena partita anche la produzione di miele: ad oggi 22 alveari danno oltre 100 lt. di miele l'anno.

Infine con i Campus di volontariato della Fondazione di 2 settimane presso le Case orfanotrofio NPH in America Latina, nel solo 2015 sono partite per Haiti 50 persone, studenti, manager, famiglie, per portare compagnia, aiuto ai bambini nella Baby House, della Casa orfanotrofio di Kenscoff, all’Ospedale Saint Damien.

In occasione del Natale 2015, Mariavittoria Rava ha accompagnato un gruppo di 13 volontari, donatori e padrini per un campus che ha avuto come scopo anche continuare a mantenere alta l'attenzione su questo Paese.

(Foto in apertura di Martina Peschici)