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Cittadinanza e seconde generazioni: simulazione d’esame per 10mila ragazzi

Tutte le quinte dei Licei Economico-Sociali si eserciteranno per la maturità con uno studio di caso sui temi della legge di cittadinanza e G2. I docenti prepareranno la prova a Roma settimana prossima, in un seminario organizzato da Rete LES, Miur e Pime. «Vogliamo essere il liceo della contemporaneità», dice Luca Azzollini

di Sara De Carli

«Vogliamo essere “il liceo della contemporaneità”. Vogliamo che i nostri ragazzi imparino a ragionare in modo critico sui temi contemporanei. Per questo abbiamo pensato di far lavorare tutti i nostri studenti sui temi della cittadinanza ai figli degli immigrati e sulle seconde generazioni»: così Luca Azzollini, Dirigente Scolastico del Liceo Paolo Frisi di Milano e referente nazionale della RETE dei Licei Economico-Sociali spiega la scelta di simulare una prova d’esame di Stato sui temi del Diritto di cittadinanza ai figli di immigrati e Seconde Generazioni. La prova d’esame sarà costruita dai docenti referenti regionali della rete, in un seminario di studio in collaborazione con il MIUR e la Fondazione Pime Onlus che si svolgerà a Roma il 25 e 26 gennaio 2016. Circa 10mila ragazzi quindi nelle prossime settimane lavoreranno, nei LES di tutta Italia, sulla stessa tematica e sulla stessa prova.

I Licei Economico-Sociali sono nati con la Riforma Gelmini del 2010: sono circa più di 300 in Italia e nell’anno scolastico 2014/15 contavano 55.973 iscritti. L’anno scorso è stata la prima maturità per questa scuola, nata proprio «per formare i ragazzi al diritto e all’economia unitamente alle scienze sociali, per trasmettere loro un “sapere pertinente”, contemporaneo, capace di superare gli steccati tra le discipline scientifiche e umanistiche, educando a divenire cittadini competenti, attivi, responsabili e consapevoli».

Il seminario di studio vuole, in vista dell’esame di Stato 2016, preparare delle ipotesi di seconda prova d’esame (tipologia B – lo studio di caso) a partire da tematiche attuali e decisive per il futuro del nostro Paese. Lo studio di caso è infatti una prova “nuova”, fra l’altro pochissimo utilizzata l’anno scorso dai ragazzi: «si tratta di fornire ai ragazzi documenti che presentano un caso particolare, su cui i ragazzi devono fare delle proposte», spiega ancora Azzollini. Al seminario interverranno l’ On. Khalid Chaouki, con un approfondimento sul testo di legge approvato alla Camera ad ottobre ed ora in discussione al Senato, che rivede le norme per l’ottenimento della nazionalità italiana con le novità dello ius soli temperato e dello ius culturae. A seguire l’intervento dell’ On. Milena Santerini, deputato e docente di Scienze della Formazione all’Università Cattolica di Milano, da anni impegnata sui temi dell’intercultura e dell’integrazione e di Anna Granata, ricercatrice e docente di Pedagogia interculturale presso l’Università degli Studi di Torino, che affronterà le principali problematiche inerenti al ruolo della scuola nel dialogo con le Seconde Generazioni. Sabika Shah Povia e Igiaba Scego, giornaliste e scrittrici G2, daranno le loro testimonianze. Nella seconda giornata di lavoro, introdotta da Paolo Corbucci, dirigente scolastico della Direzione Generale Ordinamenti scolastici del MIUR, e Andrea Zaniboni, coordinatore dell’Ufficio Educazione Mondialità del Pime, i docenti realizzeranno i testi degli studi di caso, che saranno poi presentati negli agli studenti come simulazione in vista dell’esame di Stato.

Fra le iniziative della Rete LES, ci sarà in primavera una “settimana di educazione economica”: «In queste settimane si parla molto della scarsa formazione economica e finanziaria degli italiani. Noi abbiamo gli spazi, i docenti, le competenze, siamo 300 e più potenziali punti formativi sul territorio: apriremo le scuole per fare lezione su questi temi», anticipa Azzollini.

foto Lionel Bonaventure,Getty Images


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