Welfare & Lavoro

A Lecco gli “Stati generali” del terzo settore

«Il welfare sociale si trova a un bivio: o arretra per mancanza di risorse e o traccia nuove rotte», spiega l'assessore Riccardo Mariani. «Il terzo settore giocherà ancora un ruolo importantissimo. uscire dal proprio perimetro di rappresentanza e accetti di contaminarsi». Un ciclo di incontri per approfondire

di Gabriella Meroni

Un ciclo di incontri dedicato a tracciare una rotta condivisa sulle prospettive del welfare sociale, non solo del territorio lecchese ma come stimolo per la creazione di laboratori sociali di nuove idee utili a tutti. E' questa l'iniziativa "Stati Generali del Welfare", realizzata a partire da un'idea dell'assessorato alle politiche sociali del Comune di Lecco alla luce della grande tradizione della co-progettazione, inventata dal sistema lecchese delle politiche sociali nel 2006. Dopo il primo incontro dedicato al tema del lavoro, che ha registrato un’adesione massiccia e la partecipazione, fra gli altri, di Aldo Bonomi e Alessandro Rosina (Professore associato Università Cattolica e Curatore Rapporto Giovani Istituto Giuseppe Toniolo), un secondo appuntamento è in agenda per venerdì 26 febbraio. Dedicato al tema della casa, vedrà l’intervento dell’Assessore, nonché Vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala, anche in funzione della nuova legge regionale sui servizi abitativi in discussione. Sul senso di questi incontri (in allegato il programma dell'intero ciclo) e sugli obiettivi che intendono raggiungere abbiamo interpellato l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Lecco (nella foto), Riccardo Mariani.

Assessore, come mai avete deciso di convocare questi "Stati generali"?
Perchè siamo convinti che, mettendo attorno a un tavolo le istituzioni, le categorie produttive, commerciali e sociali, il cosiddetto terzo settore, il mondo associativo e del volontariato, sia possibile sintetizzare esperienze diverse e farle convergere su di un obiettivo comune.
Quale?
L'attuale welfare sociale si trova a un bivio: o arretra per mancanza di risorse e aumento esponenziale della domanda, o si ferma a riflettere per tracciare nuove rotte condivise, oltre a linee strategiche vere e proprie. Il settore sociale è in sommovimento, c'è stata la riforma sociosanitaria da poco approvata in Lombardia, quella dei servizi abitativi, il problema delle province in dismissione e del ruolo crescente dei Comuni nelle politiche sociali. Insomma una complessità su cui innestare un ragionamento forte, per governare i processi anziché subirli.
Quale sarà il ruolo del terzo settore?
Il terzo settore è una delle realtà più dinamiche e interessanti del nostro territorio e da sempre ha intessuto una serie di rapporti consolidati con enti locali e sistema imprese, mettendo in circolo risorse ed energie. Gioca dunque un ruolo importantissimo e ancora di più lo farà in futuro, a patto che riesca a uscire dal proprio perimetro di rappresentanza e accetti di contaminarsi in modo dinamico, di lasciare i binari consueti e mettere a disposizione di tutti la propria intelligenza e capacità di innovazione.


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