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Sicurezza sul lavoro: tour di 40 tappe per promuoverla

Promosso dalla Fondazione Anmil "Sosteniamoli subito", partirà il 28 aprile da Monfalcone: 4.200 km su sedia a rotelle per sensibilizzare sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro

di Antonietta Nembri

Un “pellegrinaggio laico”, un tour di 40 tappe in altrettanti luoghi che devono la loro notorietà al fatto di essere stati al centro di eventi drammatici a causa degli infortuni sul lavoro o delle malattie professionali. A promuovere il “Tour per la Sicurezza sul lavoro” è Fondazione Anmil “Sosteniamoli subito” con il supporto dell’Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro). Il via il 28 aprile da Monfalcone (Gorizia) città che per esposizione all’amianto in ambiente lavorativo è uno dei casi più gravi al mondo. Ben 2700 persone che hanno lavorato a stretto contatto con l’amianto sono state monitorate dal 1979 al 2008 ed è stata riscontrata un’incidenza dieci volte maggiore di mesotelioma rispetto al resto del Friuli Venezia Giulia e di 4 volte per cancro al polmone.

A compiere il tour il presidente della fondazione, Bruno Galvani, paraplegico dall’età di 17 anni per un infortunio sul lavoro, che affronterà questo “pellegrinaggio laico”, lungo un percorso che attraverserà tutta l’Italia, per circa 4.200 km di cui oltre la metà (2.200 km) su sedia a rotelle. Nella foto in apertura l'immagine scelta per il manifesto dell'iniziativa.

Il “Tour per la sicurezza sul lavoro” è stato presentato oggi, 24 febbraio, e ha già raccolto il sostegno di molti personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, quali “Ambasciatori del Tour” che hanno voluto esprimere la loro vicinanza attraverso l’invio di un videomessaggio, tra questi: Tito Boeri, Laura Curino, Metis Di Meo, Enio Drovandi, Beppe Fiorello, Alberto Fortis, Emanuela Grimalda, Gad Lerner, Tiziana Luxardo, Marco Martinelli, Patrizia Mirigliani, Andrea Mirò, LPR Volley Piacenza, Mariella Nava, Ottavia Piccolo, Romano Prodi, Federico Russo, Franco Scepi, gli Stadio, Fabio Treves, Dario Vergassola, Marco Zangardi… «per ora!», sottolineano gli organizzatori che ricordano che, fino alla partenza saranno raccolte le adesioni dei Comuni toccati durante il percorso e che saranno invitati a organizzare eventi per coinvolgere la cittadinanza e proseguirà la ricerca di nuovi “ambasciatori”, ma anche di gente comune e giovani identificati come “seguaci del Tour”. Si potranno esprimere, da soli o in gruppo, pensieri e contributi che espressi in un videomessaggio potranno essere pubblicati sul sito ufficiale del tour.

Tra le tappe del tour si trovano città come Casale Monferrato, ribattezzata la “città bianca” per il colore della polvera di amianto che fuoriusciva dallo stabilimento Eternit aperto nel 1916, oltre 1600 persone sono morte a Casale per patologie legate all’amianto, tra operai e semplici cittadini. Nel 2013 si è chiuso il più grande processo ambientale d’Europa con la condanna del magnate svizzero Stephan Schidheiny a 18 anni, ancora oggi a Casale si registrano circa 50 nuovi casi di mesotelioma l’anno. C’è Torino, dove il tour arriverà il 14 maggio, qui per l’incidente del 5 dicembre 2007 alla Thyssenkrupp morirono 7 operai; a fine maggio il tour toccherà Taranto e il 10 giugno Gela. Dopo tre tappe in Sardegna (Sarroch, Carbonia e Porto Torres) il “Tour per la sicurezza sul lavoro” si concluderà il 17 giugno a Roma. Per conoscere tutte le tappe nel dettagio (qui)

La gravità del fenomeno infortunistico risulta drammaticamente evidente dai dati Inail: nel 2015 sono stati denunciati in Italia 632.665 infortuni, tra cui 1172 mortali, mentre 58.998 sono state le denunce di malattie professionali.
Un appello importante, dunque, ad imprenditori, aziende, lavoratori e quanti vorranno sottolineare l’importanza della sicurezza sul lavoro per una campagna fatta dai diretti interessati.

Il tour ha patrocinio del Senato della Repubblica e dell’Anci